Audi applica in misura sempre più consistente l’intelligenza artificiale nella produzione delle proprie vetture. Secondo quanto riferisce, infatti, la Casa dei Quattro Anelli, d’ora in avanti l’AI contribuirà al controllo della qualità.
Nella fattispecie, il progetto riguarda l’analisi delle saldature a punti nelle carrozzerie. Un processo delicato, da eseguire con la massima attenzione, onde evitare di mettere in pericolo le condizioni sia del veicolo sia degli occupanti. Lo sviluppo e i test della tecnologia hanno avuto luogo a Neckarsulm, dando i risultati sperati. Pur senza scendere troppo nei particolari, l’azienda ne sottolinea la capacità di esaminare circa 1,5 milioni di saldature a punti su 300 veicoli per turno.
Prima del suo ricorso, i dipendenti dovevano adoperare delle apparecchiature a ultrasuoni per verificare personalmente circa 5 mila punti. L’impiego del sistema permetterà di conseguire una maggiore efficienza e, stando alla tesi sostenuta da Audi stessa, le procedure di analisi avverranno con una cura superiore.
A loro volta, i dipendenti avranno un carico di lavoro inferiore, avendo, così, modo di focalizzarsi sulle eventuali anomalie. Tuttavia, il rovescio della medaglia esiste, o così crede una buona parte della manodopera. Di questo passo, con la tecnologia pronta a prendere il posto dell’uomo, il Costruttore potrebbe non aver più bisogno di tanti operatori. Il timore di una drastica sforbiciata al personale serpeggia tra le fila dell’azienda.
Concluso positivamente il programma pilota, l’IA troverà impiego in altre tre strutture: i complessi Audi di Bruxelles e Ingolstadt, nonché lo stabilimento Volkswagen di Emden. Comunque, l’implementazione su larga scala pone dinanzi pure delle grosse sfide. Difatti, la Casa automobilistica ha riscontrato che un team di esperti deve riaddestrare il modello sviluppato per riconoscere le differenze nella configurazione di saldatura tra le fabbriche.
Audi e Volkswagen, l’AI per garantire la qualità
Intanto, Audi ha un nuovo responsabile. A partire dal prossimo 1° settembre Gernot Döllner ricoprirà il ruolo di amministratore delegato, sostituendo Markus Duesmann. L’annuncio, risalente alle scorse ore, ha colto un po’ tutti alla sprovvista. Per quanto i risultati commerciali e finanziari, soprattutto in Cina e negli Stati Uniti, lasciassero a desiderare, non era previsto il cambio di guardia.
Nella nota rilasciata agli organi di informazione non vengono spiegate le ragioni della rottura, ma voci di corridoio attribuiscono la decisione a contrasti interni. Duesmann avrebbe avuto degli alterchi con alcuni alti esponenti del CdA del gruppo Volkswagen, tali da compromettere la fiducia reciproca. Sulle spalle di Döllner graverà pure la responsabilità di guidare il brand nell’elettrificazione della gamma.