Audi preferisce adottare un approccio prudente nei confronti delle auto elettriche. In un’intervista a Bloomberg, il numero uno della Casa di Ingolstadt, Gernot Dollner, ha delineato i piani del marchio per i prossimi anni. Dopo un inizio promettente, le ambizioni del marchio si sono gradualmente affievolite fino ad arrivare alla situazione attuale. Cosa è andato storto? Diversi fattori hanno contribuito. Tra la crisi interna in Cariad, la divisione del gruppo Volkswagen dedicata allo sviluppo software, e varie complicazioni logistiche, i dirigenti hanno perso il punto di riferimento.
Il caso della Q6 e-tron, considerata pioniera della nuova era almeno sulla carta, è un esempio. Tuttavia, i programmi di lancio sono stati regolarmente disattesi a causa di problemi emersi lungo il percorso. Esasperati dai continui contrattempi, i membri del Consiglio di Amministrazione del gruppo hanno espresso “voto di sfiducia” nei confronti di Markus Duesmann, il precedente amministratore delegato. Tra lui e alcuni alti rappresentanti (non meglio identificati) sono emerse enormi incomprensioni, culminate con il licenziamento del top manager.
Audi non si focalizzerà solo sull’elettrico: la strategia di Gernot Dollner
Sotto la guida di Dollner, Audi potrebbe risalire la china. Tuttavia, consapevoli degli errori commessi in passato, l’intenzione è di procedere gradualmente nella transizione ecologica. Oltre alle vetture elettriche ‘pure’, l’azienda manterrà anche veicoli a combustione interna e ibridi plug-in nel proprio portfolio. Dopo aver valutato l’adattabilità interna al cambiamento, hanno deciso di rallentare per evitare sovraccarichi di lavoro sia per il team interno sia per i concessionari. Questa politica è simile a quella adottata da BMW e Mercedes, che continuano a offrire una gamma diversificata di alimentazioni. Tuttavia, le due rivali hanno implementato un approccio di mercato più coeso, mentre con Audi sembra di assistere a un’evoluzione ancora in corso. La visione complessiva è difficile da individuare, forse a causa delle complicazioni affrontate in passato. Se da un lato le sfide sono state elevate, d’altro canto il CEO attuale ha uno “sponsor d’eccezione”: Oliver Blume, che lo conosce bene avendo già lavorato con lui in Porsche.
Il compito affidato a Dollner consiste nel trasformare Audi da un rilevante attore nei sistemi di propulsione tradizionali a un punto di riferimento nell’elettrico, come ha dichiarato a Bloomberg. L’obiettivo è gettare solide basi per metabolizzare meglio il processo.