L’ingresso di Audi nel campionato mondiale di Formula 1, previsto per il 2026, non rappresenta solo una svolta sportiva, ma un vero e proprio passaggio epocale per l’evoluzione tecnologica del marchio.
La casa di Ingolstadt, infatti, vede in questa avventura una piattaforma unica per testare e sviluppare soluzioni che influenzeranno direttamente i modelli futuri Audi destinati alla produzione di serie. Una direzione di sviluppo che ha già visto altre grandi case, blasonatissime e riconosciute tali anche nel motorsport, avviare esperimenti prima sulla pista e portarne i successivi frutti su strada.

Secondo Claudia Muller, senior manager della comunicazione aziendale di Audi Australia, la partecipazione alla massima categoria del motorsport è un’opportunità irripetibile per espandere il know-how tecnico: “Le innovazioni e le tecnologie che scaturiranno da un progetto di tale portata si rifletteranno presto sulle nostre vetture di prossima generazione”.
Audi non sarà soltanto un concorrente in pista, ma assumerà un ruolo da protagonista sia come costruttore di power unit, sia come team ufficiale. Un primo assaggio di questa ambiziosa strategia è già stato visibile durante il Gran Premio d’Australia a Melbourne, dove il brand ha realizzato un’installazione promozionale accanto alla Ferrari. Il risultato? Un immediato raddoppio delle richieste di informazioni sul marchio durante l’evento.

Per Jeff Mannering, CEO di Audi Australia, la Formula 1 rappresenta molto più di visibilità: “Non è solo marketing, è un investimento concreto nell’identità del marchio, nella tecnologia e nelle prestazioni. E se facciamo questo passo, è per vincere”.
Audi, già forte di una lunga tradizione vincente in discipline come il WRC, il DTM, la 24 Ore di Le Mans e la Formula E, si prepara così a scrivere una nuova pagina gloriosa. I motori F1 saranno assemblati nello stabilimento di Neuburg, riportando la produzione in Germania dopo oltre dieci anni. Il team sarà guidato dal tedesco Nico Hulkenberg e dal brasiliano Gabriel Bortoleto, mentre Mattia Binotto, ex Ferrari, supervisionerà le operazioni tecniche come nuovo Chief Operating Officer.