Diverse case automobilistiche stanno abbracciando uno stile sempre più minimalista, come dimostra la Tesla Model Y lanciata a gennaio. Tuttavia, ci sono ancora brand, come Audi, che rimangono fedeli ai tradizionali pulsanti fisici, sparsi generosamente all’interno delle loro auto.
Le ultime Audi continuino a sfoggiare un ampio numero di tasti, iniziando proprio dal vano porta del conducente. Il guidatore si trova a sinistra un vero e proprio centro di comando, con numerosi pulsanti per controllare funzioni diverse, tra cui la regolazione dei finestrini. In totale, si contano più di 20 pulsanti, che fanno sembrare il tutto quasi un pannello di controllo aereo o un piccolo mixer.
Questa abbondanza di tasti si ritrova su vari modelli Audi, tra cui l’Audi A6 Avant, disponibile in Italia, ma anche sull’A5, la Q5 e la Q6, tutti appartenenti alla gamma premium del marchio tedesco. La causa di questo numero elevato di pulsanti è la scelta di Audi di inserire i comandi per l’illuminazione direttamente sulla portiera, accanto ai pulsanti per la regolazione dei finestrini e degli specchietti.

Troviamo tasti per la chiusura delle porte, la memorizzazione della posizione dei sedili e, naturalmente, quattro pulsanti per gli alzacristalli. A conti fatti, sulla Audi siamo a ben 19 pulsanti. Il 20esimo tasto si trova più in basso e serve per l’apertura e la chiusura del portellone elettrico. Va detto che il tasto per regolare gli specchietti retrovisori è considerato un solo elemento, ma in realtà è composto da ben quattro tasti, portando il totale a 23 pulsanti nelle versioni più lussuose di Audi.
Un numero davvero impressionante, che fa di Audi un campione indiscusso in questa categoria. Tuttavia, nella storia dell’automobile ci sono state altre vetture con una notevole quantità di pulsanti. Un esempio è la Renault Espace della quarta generazione, che aveva ben 17 tasti a sinistra del conducente, incluso il controllo totale del climatizzatore. Sarà mica che la febbre per le regolazioni e la comodità del conducente stia trasformando i veicoli in veri e propri shuttle pronti per andare su Marte? Magari questa è più una questione per il numero Uno di Tesla.