Audi non teme nessun concorrente, questo è il messaggio chiaramente espresso da Oliver Hoffman in un’intervista a Autocar, in cui espone i piani futuri della Casa di Ingolstadt. Tra i vari argomenti affrontati, l’alto dirigente ha menzionato un nuovo modello destinato a competere con la cugina Porsche Cayenne, ricordando che entrambi i marchi appartengono al gruppo Volkswagen. Tuttavia, ciò non dovrebbe creare conflitti di competizione interna.
Audi: un SUV costruito da zero per superare la Porsche Cayenne
Mentre Porsche sta attraversando un periodo di grande prosperità, Audi ha dovuto affrontare mesi difficili, culminati con il congedo di Markus Duesmann, sostituito da Gernot Dollner come amministratore delegato. È ovvio che ci vorrà del tempo prima che il nuovo CEO influisca sui piani aziendali. Ma già nel corso di questo 2023 si metteranno alla prova le sue capacità. La società sta affrontando una serie di problemi, a cominciare da una gamma poco elettrificata. A causa di alcune scelte strategiche sbagliate, l’azienda ha perso terreno rispetto alle concorrenti nazionali nel settore delle vetture a zero emissioni. Mentre BMW e Mercedes hanno fatto progressi significativi, Audi è rimasta indietro.
Nonostante le sfide incontrate, l’azienda ha mantenuto gli obiettivi stabiliti in passato: mettere fine alla produzione di veicoli a combustione interna entro il 2025, con l’intenzione di produrre solo vetture elettriche a partire dal 2026. Rimane da vedere come Hoffman e il suo team affronteranno questa ambiziosa sfida. Nel frattempo, il manager ha condiviso l’obiettivo di lanciare un SUV ad alte prestazioni. Basato sull’architettura SSP Sport, il nuovo modello verrà presentato nella seconda metà del decennio, con l’obiettivo di competere e superare la Porsche Cayenne. Attualmente conosciuto come K1 con il nome in codice, il modello finale dovrà offrire prestazioni eccezionali e una grande attenzione per gli interni, offrendo un’atmosfera tipica delle auto di classe premium.
La scelta di utilizzare l’architettura è dettata dalla necessità di ottimizzare le risorse condivise all’interno del gruppo, considerando che le prestazioni commerciali recenti non sono state soddisfacenti. Nei prossimi mesi, avremo l’opportunità di valutare quanto ambiziosi siano questi piani, ma le premesse sembrano promettenti.