No, non ci saranno aumenti indiscriminati delle multe, nel nuovo Codice della strada, bensì aumenti mirati, tesi a cercare di stroncare alcune pessime abitudini degli automobilisti italiani. In particolare quelle che danneggiano categorie svantaggiate, come i disabili, o possono mettere in grave pericolo gli altri utenti delle arterie stradali lungo il Belpaese.
Ad affermarlo è il ministro dei Traporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, il quale ha smentito quanto pubblicato da non pochi organi di stampa, proprio riguardo agli aumenti che entreranno in vigore dal 14 dicembre, con il debutto del nuovo Codice della strada. Ma andiamo a vedere più da vicino una questione molto avvertita presso gli utenti stradali italiani.
Multe collegate al nuovo Codice della strada: saranno selettivi, non indiscriminati
La prossima entrata in vigore del nuovo Codice della strada sta naturalmente destando discussioni nell’opinione pubblica. Anche perché nelle passate ore i media hanno battuto con forza sulla tesi che, collegato ad essa, ci sarebbe un corollario estremamente sgradito: forti aumenti delle multe, peraltro indiscriminati.
Secondo Matteo Salvini, però, si tratterebbe di notizie inesatte e destituite di fondamento. Gli aumenti delle sanzioni ci saranno, ma andranno a colpire alcuni comportamenti effettivamente stigmatizzati da sempre. Un novero in cui rientrano, in particolare, l’occupazione dei posti riservati ai disabili e il parcheggio in prossimità degli incroci.
Per quanto concerne la prima violazione, il leader leghista spiega così il provvedimento: “Si tratta di una questione di rispetto verso chi affronta difficoltà quotidiane”. E, al di là delle eventuali discordanze sui massimi sistemi, non si può che essere d’accordo sulla ratio che informa quella che si prospetta come una stangata per i contravventori.
Per quanto riguarda la seconda violazione, quella nei confronti di chi parcheggia in prossimità degli incontri, la spiegazione di Salvini è non meno condivisibile: “Pene più severe sono previste anche per chi parcheggia in prossimità degli incroci, mettendo a rischio la sicurezza degli altri utenti della strada.”
Multe, la stangata per chi persevera con il telefonino alla guida
Matteo Salvini ha affrontato il tema pubblicando un video sui propri profili social, in cui ha spiegato, appunto, che l’aumento delle sanzioni introdotte dalle nuove normative sarebbe circoscritto solo ad alcune violazioni. Ovvero quelle che possono dare luogo a grandi rischi per gli altri utenti della strada o siano odiose da un punto di vista puramente etico.
Tra queste ultime, ad esempio, spiccano i provvedimenti verso chi abbandona i propri animali domestici. Vengono infatti rafforzate le pene che già erano previste nell’ambito dell’articolo 727 del Codice penale, il quale punisce l’abbandono di animali con l’arresto fino a 1 anno o multe da mille a 10mila euro. Sanzioni che sono peraltro aumentate di un terzo nel caso in cui l’abbandono avvenga lungo una strada o nelle zone adiacenti. Inoltre, ove a seguito di un episodio di questo genere si venga a verificare un incidente, le pene diventano ancora più severe, configurandosi alla stregua di quelle che fanno seguito ad un omicidio stradale o alle lesioni personali gravi.
Altro provvedimento improntato alla massima severità è poi quello relativo alla guida con il cellulare. In caso di prima violazione la multa minima sarà di 250 euro, contro i precedenti 165, mentre quella massima passerà da 660 a 1.000 euro. Cui si andrà ad aggiungere la sanzione accessoria della sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi e la decurtazione di 5 punti. Ove poi lo stesso guidatore reiteri tale comportamento, venendo sorpreso per più di una volta a compiere la stessa violazione nel corso del biennio, la sanzione passerà da 350 a 1.400 euro, cui si aggiungerà la sospensione della patente da 1 a 3 mesi e la decurtazione da 8 a 10 punti. La speranza è, naturalmente, che un congegno sanzionatorio simile induca finalmente i conducenti a comportamenti più responsabili.