Il passaggio all’auto elettrica rappresenta una pietra miliare nell’affrontare le sfide legate alle emissioni nocive e alla sostenibilità ambientale. Sebbene le infrastrutture di ricarica attuali non siano ancora all’altezza delle stazioni di rifornimento tradizionali, il panorama sta cambiando rapidamente grazie agli investimenti massicci e all’innovazione tecnologica.
Auto elettrica: il modello che si ricarica più velocemente
Edmunds, un’autorevole società americano con un lungo pedigree nell’offrire consulenza ai potenziali acquirenti di veicoli, ha pubblicato alla fine del 2023 un’interessante ricerca sulla velocità di ricarica delle auto elettriche. Gli autori si sono, nello specifico, soffermati sulla rapidità per guadagnare 100 miglia di autonomia e sulla capacità di ricarica oraria dei vari modelli disponibili. Il report assegna la leadership alla Hyundai Ioniq 6 RWD, che con il pianale E-GMP a 800 Volt raggiunge un’autonomia di 1.396 km in un’ora. Anche la Kia EV6 RWD e la Ioniq 6 AWD salgono sul podio con rispettivamente 1.237 km e 1.229 km.
Altrettanto degni degno di nota sono i 1.110 km garantiti da Porsche, noto per le loro prestazioni. Il Costruttore tedesco ha pienamente compreso la sfida in cui si trova l’industria; pertanto, sta gradualmente orientando la sua produzione verso veicoli completamente elettrici, con investimenti significativi per sviluppare infrastrutture avanzate per ingannare l’attesa degli utenti. Tuttavia, il brand del gruppo Volkswagen non ne vuole sapere di dire subito addio ai sistemi di propulsione tradizionale per un certo periodo. Nello specifico, lo manterrà con la Porsche 911, l’auto più iconica dell’azienda. Per non scontentare nessuno, i progettisti andranno avanti con la combustione interna ancora a lungo.
La graduatoria per velocità di ricarica dell’auto elettrica prosegue, nell’ordine, con la Hyundai Ioniq 5 dual motor, la Mercedes-Benz EQS 450+, la Genesis G80, la Porsche Taycan GTS e la Tesla Model 3 Long Range, ciascuno con caratteristiche e prestazioni uniche.
Quella appena presentata è la situazione del momento, destinata probabilmente a cambiare sensibilmente nel giro di pochi anni. Ciò poiché la continua evoluzione attuata dagli operatori promette di registrare dei sensibili miglioramenti in un arco temporale limitato. Comunque, l’attività delle consociate Hyundai e Kia dà importanti frutti, a conferma della bontà del piano vagliato. Che non esclude neppure il sistema a idrogeno, sul quale, in collaborazione con i poli universitari, tengono attualmente banco degli studi circa l’iniezione diretta. Qualora i lavori dessero le prestazioni auspicate, la forma di alimentazione supererebbe le criticità ree finora di averne tarpato le ali, pure alla Hilux di casa Toyota.