Auto elettriche, autonomia inferiore alle attese: cliente vince la battaglia legale

Francesco Armenio Autore Automotive
Un automobilista ha vinto una causa legale, iniziata perché la sua auto elettrica non ha mai raggiunto l’autonomia dichiarata.
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Non è un segreto che alcune auto elettriche dichiarino certi chilometri di autonomia, ma la realtà appare assai diversa. Le motivazioni possono essere diverse: in primis, le temperature troppo fredde. Nei Paesi Bassi un automobilista è stato risarcito proprio perché l’autonomia del suo veicolo era assai diversa da quanto dichiarato dall’azienda. Questa vicenda potrebbe creare un precedente molto importante, con altri automobilisti scontenti che potrebbero seguire questo esempio.

Automobilista risarcito perché la sua auto elettrica non raggiunge l’autonomia dichiarata dall’azienda

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La Corte Suprema dei Paesi Bassi, lo scorso 28 giugno, ha dato ragione ad un automobilista che si portava dietro questa battaglia da diversi anni. Il proprietario del veicolo, una Jaguar I-Pace elettrica acquistata nel 2018 per 89.235 euro, ha vinto la lunga battaglia legale poiché la sua auto non ha mai raggiunto l’autonomia dichiarata dalla casa automobilistica.

Secondo il concessionario dove l’automobilista ha effettuato l’acquisto, la Jaguar avrebbe dovuto raggiungere un’autonomia di 480 km con una singola carica, “sufficiente per un percorso medio di 320 km settimanali”. Peccato che il veicolo in questione, secondo quanto dichiarato dal suo proprietario, non sia mai stato in grado di andare oltre i 280 km con una singola carica.

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L’automobilista, deluso dall’acquisto, ha rivenduto la Jaguar I-Pace elettrica soltanto un anno dopo, per una cifra di 65.000 euro. Il proprietario, in precedenza, aveva tentato di rivendere il veicolo al concessionario, senza però avere successo. Dopo la vendita del veicolo, l’uomo ha iniziato una battaglia legale durata ben cinque anni. La causa ha avuto fine soltanto lo scorso venerdì, quando il tribunale ha dato ragione al cliente e sanzionato il rivenditore per una cifra di 19.000 euro, pari alla differenza tra il prezzo originale d’acquisto e il prezzo di rivendita, in aggiunta alle spese legali. Il concessionario ha poi fatto ricorso, ma la Corte Suprema ha deciso che il contratto d’acquisto indicava, in effetti, un’auto con autonomia di 480 km con una singola carica.

L’avvocato del cliente ha commentato: “Questa sentenza fornisce una protezione aggiuntiva a chi sceglie di acquistare un’auto elettrica”. Questa sentenza porterà case automobilistiche e concessionari a riportare dati più veritieri in futuro? Se così sarà, lo scopriremo presto.

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