Se dall’altra parte del mondo la Cina ha già raggiunto la parità di prezzo tra auto elettriche e auto con motore a combustione interna, in Europa si fatica ancora a piazzare sul mercato i veicoli a batteria. I dati relativi ai primi sei mesi del 2024 in Europa, infatti, sono poco incoraggianti. L’Italia è uno dei paesi dove l’elettrico fa ancora molta fatica a diffondersi, nonostante una piccola ripresa vista nel mese di giugno, grazie però agli incentivi statali per le auto elettriche. Segno che i veicoli elettrici costano ancora troppo? Molto probabile.
Auto elettriche: la Cina è avanti anni luce, mentre l’Europa continua a “dormire”
Se da una parte (Europa) abbiamo prezzi ancora elevati, reti di ricarica inaffidabili e mancanza di incentivi, dall’altra parte (Cina) c’è tutto l’opposto. Ottime auto dal rapporto qualità/prezzo eccezionale, sistemi di ricarica all’avanguardia e incentivi per produttori e consumatori. Questo è uno dei tanti motivi per cui l’Unione Europea ha deciso di aumentare i dazi per le auto elettriche prodotte in Cina, nonostante la maggior parte dei Paesi e dei costruttori occidentali siano contro questa pratica.
Nel 2024 i Paesi europei più “forti” sull’elettrico hanno registrato pessimi risultati, cancellando tutti i risultati positivi ottenuti fino ad ora. Parliamo di una flessione del 18,1% per la Germania, il 15% per i Paesi Bassi e il 10,3% per la Francia. Rispetto ai primi sei mesi del 2023, il mercato europeo delle auto elettriche guadagna un misero 1,3%. Ancora più preoccupante la quota di mercato, che lo scorso giugno si è attestata al 14,4% in Europa, contro il 15,1% dello scorso anno.
Le vendite nel settore automobilistico risentono anche di una politica poco chiara e cooperativa. Il tanto discusso divieto di vendere auto “inquinanti” a partire dal 2035 sembra ormai quasi certo. Tuttavia, una potenziale ancora di salvezza per i veicoli non elettrici attualmente in circolazione potrebbe essere rappresentata dagli e-fuel. La maggior parte dei veicoli esistenti è già predisposta per funzionare con questi carburanti sintetici, rendendo superflua una vera e propria transizione tecnologica sotto questo aspetto. Il problema principale, al momento, risiede nell’elevato costo degli e-fuel, che li rende inaccessibili per molti automobilisti.
Tuttavia, c’è ancora diverso tempo per trovare una soluzione a questa problematica, con i carburanti sintetici che, potenzialmente, potrebbero raggiungere il prezzo dei carburanti attuali entro l’entrata in vigore della normativa del 2035. Se così fosse, si renderebbe quasi inutile la transizione all’elettrico, sebbene potrebbe essere comunque una valida alternativa. La maggior parte dei produttori, però, potrebbero ritrovarsi fregati, specialmente quelli che stanno già puntando senza riserve all’elettrico, perdendo importanti quote di mercato che potrebbero causare anche gravi conseguenze sul loro futuro. Insomma, i produttori al momento si trovano ad un bivio, con la politica che intende prendere una strada, mentre il pubblico sembra essere ancora incerto, puntando sulla certezza dei motori tradizionali.