Un recente report indica che 1 nuova auto su 2 in Cina è elettrica. Le vendite non proseguono allo stesso modo in Europa, in particolare in Italia, dove il dato è di 1 su 20. La transizione all’elettrico prosegue a ritmi differenti, con l’Europa che continua a restare molto indietro. I numeri sono impietosi: l’anno scorso un’auto elettrica su due immatricolata nel mondo è stata venduta in Cina. Nei primi nove mesi del 2024 la Cina ha immatricolato 7,3 milioni di auto elettriche e ibride plug-in, e soltanto nel mese di settembre sono state vendute 1,12 milioni di unità “green”. In Cina il 52,8% delle vendite rappresentano le auto elettriche e per tre mesi consecutivi le vendite hanno superato i modelli diesel e benzina.
Auto elettriche, il divario tra Cina ed Europa spiegato in numeri
Ci sono diverse ragioni per cui le auto elettriche in Cina vanno per la maggiore rispetto all’Europa. Il primo è sicuramente il prezzo. I modelli entry-level come il BYD Seagull partono da meno di 10.000 euro, mentre in Europa l’auto elettrica più economica al momento è la Dacia Spring che, senza promozioni, parte da 17.900 euro. Inoltre, il governo cinese dà agli acquirenti anche un bonus di circa 2.600 euro per la rottamazione di un’auto a benzina.
Un altro motivo sicuramente il costo quasi irrisorio dell’elettricità. Ricaricare un’auto elettrica da 400 km di autonomia in Cina ha un costo che si aggira tra i tre e cinque euro. Decisamente più economico della benzina, dove un litro di benzina ha un costo di circa un euro. In Europa parliamo di prezzi cinque o sei volte superiori, per quanto riguarda l’elettricità.
In diversi Paesi dell’UE, al momento le stazioni di ricarica scarseggiano o sono per lo più concentrate nei centri. Ad esempio, in Germania al momento sono presenti circa 146.000 punti di ricarica. In Cina, invece, ovviamente i numeri sono decisamente più alti: si parla di 2,7 milioni di stazioni di ricarica.
Mentre in Europa il ban di auto a combustione è previsto per il 2035, il governo cinese già cerca di limitare la vendita di auto a benzina. In Cina uno dei problemi maggiori è l’inquinamento, dunque il governo ha pensato di mettere dei paletti alle auto inquinanti e chi sceglie di acquistare un’auto a combustione deve iscriversi ad una lunga lista d’attesa, che potrebbe durare anche diversi anni. Con le auto elettriche, invece, l’immatricolazione è immediata.
Dopo aver conquistato il mercato locale, molti produttori cinesi si stanno espandendo anche in altri mercati. Ed è anche questo il motivo per cui la Commissione Europea ha voluto applicare i dazi alle auto elettriche cinesi, sebbene non tutte le case automobilistiche, soprattutto quelle tedesche, non erano d’accordo. Tuttavia, sembra che i produttori cinesi siano comunque intenzionati a proporre all’estero i propri veicoli, nonostante i dazi. Notizia che non farà tanto piacere ad Europa e Stati Uniti.