Molti automobilisti non scelgono le auto elettriche per diversi motivi. Tra questi c’è l’autonomia e l’efficienza delle batterie. Tuttavia, con il passare degli anni e grazie a nuove tecnologie, queste diventano sempre più affidabili e offrono più autonomia con una singola carica. Secondo diversi studi, come quello realizzato dalla società di consulenza P3 Group, dopo 300.000 chilometri la batterie hanno in media ancora una capacità dell’87%. Questo dato nasce dopo aver analizzato ben 7.000 auto elettriche. Naturalmente anche le auto elettriche non sono esenti da problemi. Ad esempio, se parliamo di batterie, la loro riparazione potrebbe essere molto costosa se fuori garanzia. Ma anche questo fattore dovrebbe andare a migliorare nel corso dei prossimi anni, con i prezzi delle batterie che dovrebbe scendere del 50% rispetto ad oggi.
I guasti più comuni nelle auto elettriche
Secondo un recente studio di EV Clinic, società che si occupa della riparazione di auto elettriche e che ha raccolto i dati di 20 officine partner in tutto il mondo, i guasti più comuni nei primi dieci anni di vita di un’auto elettrica si concentrano in tre aree: motori elettrici, caricatori di bordo e inverter.
Le batterie occupano il quarto posto. In questa categoria, le celle a sacchetto, come quelle utilizzate dalla Nissan LEAF, sono le più problematiche. Le celle cilindriche sono invece le più affidabili e le più facili da riparare, seguite da quelle prismatiche. Ci sono anche differenze a seconda del modello e della marca. I test sono stati effettuati principalmente su auto elettriche di prima generazione, dunque i modelli recenti potrebbero aver subito diversi miglioramenti in termini di efficienza.
Tesla è tra quelle che ottengono i migliori risultati in termini di batterie. Buone prestazioni e facilità di riparazione grazie alle loro celle cilindriche. Molte Model S sono ancora molto richieste sul mercato dell’usato proprio per questo motivo, anche se presentano dei problemi al motore, che secondo i dati di EV Clinic si guasta solitamente ogni 50.000 o 100.000 km. Qualcosa che non succede più con le Model 3 e Model Y. Anche la Volkswagen e-Golf, e-Up, Hyundai Ioniq, BMW i3 e Mercedes Classe B hanno ricevuto buoni voti.
Per quanto riguarda la Renault ZOE, prodotta tra il 2013 e il 2016, è “incredibilmente affidabile”, secondo EV Clinic: secondo i loro dati, questo modello non ha mai ricevuto alcun problema alle batterie. Invece, nelle nuove generazioni stimano che ci saranno problemi con motori e inverter. La Smart, nella sua prima generazione elettrica sviluppata da Mercedes, e sul mercato dal 2012, è un “vero capolavoro”. Non si può dire lo stesso del suo successore, equipaggiato con tecnologia Renault, definito come “una delle peggiori auto mai prodotte negli ultimi 100 anni. Queste presentano tantissimi problemi. E quasi ognuno di questi costa circa 5.000 euro in un centro di assistenza autorizzato”, ha dichiarato la società.
Oltre alla Smart di seconda generazione, EV Clinic aggiunge anche alla lista nera delle auto elettriche da evitare la Nissan LEAF e la Jaguar iPace. Tuttavia, l’attenzione non si concentra soltanto sull’affidabilità e la facilità di riparazione, ma piuttosto sulla sicurezza. Anche qui le batterie non ricevono alcun voto negativo. “I veicoli elettrici non sono tecnicamente né più sicuri né più pericolosi dei veicoli con motore a combustione”, riferisce la società. I difetti tipici si trovano più comunemente nell’ambito non elettrico, per esempio nelle sospensioni, negli assi o nei freni.