Nel corso degli ultimi anni, i touch screen hanno guadagnato popolarità nel settore automobilistico, tanto da diventare uno standard praticamente irrinunciabile nei veicoli moderni. Con qualche crisi di rigetto da parte dei conducenti meno inclini all’entusiasmo per le tecnologie di ultima generazione, tanto da spingere più di una casa a riconsiderare la questione, a partire da Hyundai.
Se da un lato, però, sono in grado di offrire robuste dosi di comfort e funzionalità, dall’altro pongono anche una serie di notevoli sfide in termini di sicurezza. In particolare, quella derivante dal fatto che possono distogliere l’attenzione dalla strada da parte di chi guida, coi pericoli che possono conseguirne. Proprio per cercare di dare una risposta a questo problema, l’Università di Cambridge, in collaborazione con la ricercatrice Jana Skirnewskaja, si sta dedicando allo sviluppo di una soluzione innovativa. Andiamo quindi a vedere di cosa si tratti.
Il nuovo sistema basato su ologrammi 3D promette un’esperienza di guida più sicura ed efficiente
Il passaggio dai pulsanti fisici ai touch screen è da considerare una logica conseguenza del progresso tecnologico, nelle automobili. Nonostante siano esteticamente accattivanti e funzionali, questi ultimi risultano però spesso meno intuitivi rispetto ai comandi tradizionali.
Una complicazione la quale impone una necessità, quella di guardare direttamente lo schermo per una proficua interazione, che porta il conduttore del veicolo a non guardare la strada. E il tempo dedicato a questa operazione, aumenta il rischio di incidenti.
Per cercare di dare una risposta in tal senso, il team dei ricercatori dell’Università di Cambridge propone ora un’alternativa estremamente innovativa: un sistema di controllo basato su ologrammi 3D proiettati nel campo visivo del conducente, simile a un display head-up, ma con funzionalità ampliate. Un approccio il quale consentirebbe ai conducenti di gestire le funzioni chiave del veicolo, ad esempio la selezione delle tracce musicali o la regolazione del sistema di climatizzazione, senza dover distogliere lo sguardo dalla strada.
Le distrazioni al colante causano migliaia di morti stradali, ogni anno, secondo l’OMS
Secondo lo studio condotto da Jana Skirnewskaja, questa tecnologia trae ispirazione dalle interfacce dei veicoli autonomi, in cui le informazioni e i controlli sono presentati in modo accessibile e intuitivo. Gli ologrammi, in particolare, sarebbero in grado di offrire un controllo rapido e preciso, tale da ridurre notevolmente le distrazioni al volante. Ovvero, quelle che stando a quanto affermato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) , sarebbero alla base di migliaia di morti stradali ogni anno.
La proiezione delle informazioni sul parabrezza andrebbero non solo a migliorare l’ergonomia, ma anche a ridurre la dipendenza dai touchscreen situati sulla console centrale. Un progresso tale da conseguire un duplice obiettivo: migliorare l’esperienza dell’utente e aumentare la sicurezza stradale. Nel tentativo di migliorare questa nuova tecnologia, l’Università di Cambridge sta collaborando con aziende tecnologiche leader, come Google. Con un intento ben preciso: accelerarne la diffusione commerciale.
Sebbene il sistema di ologrammi 3D sia in una fase iniziale del suo sviluppo, si prevede che i suoi test iniziali saranno in grado di offrire risultati promettenti già nel corso dei prossimi mesi. Fondandosi su un approccio il quale sta emergendo alla stregua di un ponte tra i veicoli attuali e quelli di un futuro in cui i sistemi di guida saranno completamente autonomi, rendendo sempre meno necessario il controllo manuale.
L’adozione di massa degli ologrammi tridimensionali potrebbe richiedere alcuni anni
Come si può immaginare, lo sviluppo degli ologrammi 3D prospetta un futuro promettente. Al tempo stesso, occorre sottolineare che la loro adozione di massa potrebbe richiedere ancora alcuni anni. A renderli necessari il fatto che le tecnologie di guida autonoma sono in fase di rapida avanzata. E nel loro progresso potrebbero completamente mutare il paradigma dell’interazione tra conducente e veicolo. Fino al completamento di questa transizione, comunque, gli ologrammi 3D rappresentano una soluzione intermedia non solo innovativa, ma anche efficace.
Sull’altro lato della bilancia, però, andrebbe messo il crescente fastidio da parte di molti conducenti per l’eccesso di tecnologia rappresentato proprio dai touch screen. Un fastidio che sta spingendo non poche case a tornare indietro dalla strada intrapresa in precedenza, ovvero l’eliminazione dei tasti fisici. Una tendenza la quale potrebbe infine tagliare la strada a questa nuova tecnologia. Ma per capire meglio gli sviluppi della questione, occorrerà attendere i prossimi anni.