Le auto elettriche al momento sono ancora molto lontano da una vera e propria affermazione sul mercato in Italia. Basti pensare che ora come ora gli EV rappresentano appena il 4 per cento del mercato auto nel nostro paese secondo quelli che sono gli ultimi dati trapelati a proposito delle vendite di automobili nel bel paese. Tuttavia qualora la tecnologia riesca a fare passi da gigante come molti auspicano, le cose potrebbero cambiare molto velocemente.
Auto elettriche: grazie ai Qubit ricaricheremo le batterie in pochi istanti?
Da questo punto di vista un aiuto molto sostanzioso potrebbe arrivare da una recente scoperta fatta da due talentuosi ricercatori italiani, Marco Polini e Vittorio Giovannetti della Normale superiore di Pisa che hanno scoperto una nuova tecnologia che potrebbe permettere alle batterie delle auto elettriche di ricaricarsi nel giro di pochi istanti. Si tratta in poche parole di una batteria che utilizza la fisica quantistica per riuscire a caricarsi da 0 a 100 in davvero pochissimi istanti.
I due ricercatori hanno spiegato la loro scoperta in un articolo apparso sulla prestigiosa rivista Physical Review Letters dove spiegano in poche parole come funziona la nuova batteria per auto elettriche che utilizza la fisica quantistica per ricaricarsi totalmente in pochi attimi. Essa utilizza in pratica i cosiddetti Qubit.
In pratica un qubit, contrazione di quantum bit, è il termine coniato da Benjamin Schumacher per indicare il bit quantistico ovvero l’unità di informazione quantistica. Un qubit è un sistema quantistico a due stati, ovvero che può assumere due valori distinti, come ad esempio lo spin di un elettrone o la polarizzazione di un fotone. Un qubit si distingue da un bit classico perché può trovarsi anche in una sovrapposizione lineare dei due stati, cioè in una combinazione di entrambi con una certa probabilità. Un qubit ha alcune proprietà che lo rendono diverso da un bit classico e che permettono di realizzare algoritmi quantistici più efficienti di quelli classici per alcuni problemi.
L’utilizzo di Quibit dunque potrebbe permettere di ricaricare la batteria delle auto elettriche in maniera velocissima. Di conseguenza se davvero questa novità riuscirà a trovare spazio nel settore automobilistico potendo essere utilizzata per la produzione di massa risolverebbe gran parte dei problemi attuali relativi alle auto elettriche. Molti infatti non acquistano questo tipo di vettura per le preoccupazioni relative alla ricarica che porta via troppo tempo potendo creare dei problemi agli utenti.
Vedremo dunque che novità arriveranno in proposito nel corso dei prossimi anni.