Il 2023 è stato un anno significativo per il mercato delle auto elettriche in Italia, evidenziando una crescita costante e un interesse sempre maggiore verso questa tecnologia. Certo, rimaniamo parecchio indietro rispetto a certi nostri vicini di Casa europei, soprattutto scandinavi. Il caso della Norvegia, oggetto di studio dagli analisti di settore, è il più eclatante, ma senza spingersi tanto in là, le realtà con un reddito medio maggiore al nostro abbracciano già il nuovo corso dei motori. Al contrario, il parco circolante della nostra penisola rimane vecchio e formato in larga parte da vetture termiche o ibride. Anche nel 2024 saranno erogati degli incentivi, ma non è così scontato che costituiranno la panacea contro ogni male. Ce lo insegnano i numeri degli ultimi anni, dove il tesoretto della macchine a batteria è stato speso giusto in misura parziale.
Auto elettriche: segnali di crescita in Italia
Comunque, dei segnali di cambiamento perlomeno si scorgono. Sul totale delle 1.566.448 immatricolazioni, le auto elettriche hanno guadagnato terreno più rilevante. Con un aumento dello 0,5 per cento rispetto al 2022, hanno costituito il 4,2 per cento del complessivo. Di buon auspicio è stato il mese di dicembre, quando la quota delle BEV è stata del 6 per cento, una conferma dei consensi in via d’incremento tra i consumatori.
In merito alle auto capaci di riscuotere un maggiore interesse, spicca, com’era facile prevedere, Tesla, che ha guadagnato rilievo in tutto il mondo, complici l’audace guerra dei prezzi avviata da Elon Musk. In prima posizione figura la Tesla Model Y, seguita dalla Model 3. Entrambe prodotte presso la Gigafactory di Shanghai, le proposte dell’azienda texana godono di un’ottima fama. Se la Model 3 ha ricevuto il restyling di metà carriera proprio nell’anno appena archiviato, la Model Y dovrebbe seguire a ruota durante il 2024.
Le voci circa gli aggiornamenti sono diventate insistenti, cavalcate dagli artisti digitali attraverso delle interessanti ricostruzioni. Al terzo posto chiude la Fiat 500, apprezzata dal pubblico, nonostante la crisi riscontrata dall’impianto di Mirafiori. In confronto alle stime di vendita iniziali, la piccola torinese ha, infatti, sottoperformante, da cui i vari turni cancellati. Seguono nella graduatoria la smart fortwo, la Dacia Spring, l’Audi Q4, la Renault Megane, la Peugeot 208, la MG4 e la Renault Twingo.