Se la mobilità green sta segnando notevoli rallentamenti, c’è un angolo d’Europa ove i segnali di crisi di questo segmento non sono minimamente avvertiti. Si tratta della Norvegia, ove nel corso del passato mese di luglio, le auto elettriche hanno letteralmente monopolizzato il mercato. Hanno infatti conseguito il 91,9% delle auto vendute lungo i confini nazionali.
A rivelare il dato è stato il sito Opplysningsrådet for Veitrafikken (OFV), destando una certa meraviglia, anche tra chi già conosceva la situazione del Paese scandinavo. Basti pensare che dodici mesi fa, le BEV già rappresentavano l’81,7% di tutte le vetture vendute nel Paese. Se si pensava ad un dato irripetibile, la realtà ha invece imboccato la direzione opposta. Tanto da ridurre le auto con motore termico ad una parte ormai residuale dell’immatricolato. Sempre stando ai dati di OFV, infatti, a luglio sono stati appena 45 i modelli non elettrificati venduti.
La Norvegia è un vero paradiso, per le auto elettriche
I dati in questione sono abbastanza sorprendenti, per gli osservatori meno attenti. La Scandinavia, però, sembra ormai aver imboccato con decisione la strada della mobilità sostenibile. E la Norvegia si sta rivelando un vero e proprio battistrada, in tal senso.
I dati di Opplysningsrådet for Veitrafikken non sembrano lasciare dubbi, in tal senso, anche in considerazione del fatto che si tratta di volumi in crescita. Con le auto dotate di motore termiche ormai praticamente espulse dal panorama automobilistico norvegese. A confermarlo è anche il fatto che le 45 vetture termiche vendute, sono perlopiù vetture disponibili esclusivamente in versioni non elettriche.
La graduatoria in questione, è guidata dalla Suzuki Swift, dall’alto delle 10 unità che sono state immatricolate nel periodo preso in considerazione. A completarla sono sei Porsche 911, cinque Mazda MX-5, due BMW Serie 1, due BMW M2 e due ambulanze basate sulla Volvo XC90. A chiudere la classifica sono i modelli venduti in un solo esemplare, ovvero le Suzuki Ignis e Vitara e la Mazda CX-30.
Mentre vanno leggermente meglio le ibride e le plug-in. Il segmento in questione, infatti, va ad attestarsi al 4,8% del totale. Anche in questo caso, però, ben presto potrebbe diventare una realtà del tutto trascurabile. A preconizzare questa tendenza è il fatto che soltanto un anno ibride e plug-in detenevano una quota pari al 14% del mercato norvegese. Secondo gli esperti, a favorire tale evoluzione è stata anche la decisione del governo di Oslo, che ha tolto di mezzo gli incentivi riservati a questo genere di vetture.
Sta crescendo con grande forza il parco auto elettriche norvegese
I dati relativi al mese di luglio sembrano confermare e rafforzare le tendenze in atto, nel settore automobilistico della Norvegia. Già nel passato mese di marzo, infatti, i veicoli elettrici a batteria avevano conseguito un notevole 24,3% all’interno del parco auto nazionale.
Un parco formato in totale da circa 2,9 milioni di vetture, all’interno del quale le auto a benzina continuavano a detenere una quota pari al 26,9%. Un dato che può essere desunto dai bollettini redatti periodicamente dalle amministrazioni locali.
Altro dato che spicca è però quello relativo alle auto diesel, che stanno rivelandosi un osso più duro rispetto ai modelli termici. Lungo le strade della Norvegia ne circolano ancora circa 370mila. Il sorpasso delle auto elettriche nei confronti di quelle a benzina sembra quindi profilarsi alla stregua di una passeggiata, se lo si raffronta allo sforzo che sarà necessario per attuarlo nei confronti delle auto diesel. Secondo gli analisti, infatti, saranno necessari ancora non meno di tre o quattro anni per vedere il sorpasso dei veicoli green nei confronti delle auto alimentate da gasolio.
A cosa si deve il successo delle auto elettriche in Norvegia?
Il successo delle auto elettriche in Norvegia è quindi innegabile. Secondo Ingvild Kilen Roerholt, responsabile della ricerca sui trasporti presso il think tank Zero di Oslo, già per la fine di quest’anno potrebbe avvenire il loro sorpasso nei confronti dei modelli a benzina. Un sorpasso reso ancora più significativo dal fatto che già nel 2023 il governo aveva deciso di togliere dal campo l’esenzione dall’Iva per le BEV il cui un costo superasse le 500mila corone norvegesi (circa 42.000 euro).
Sono gli esperti a indicare i motivi di questo successo, partendo da un dato ben preciso: il 90% dell’energia prodotta in Norvegia proviene da fonti rinnovabili. In particolare sono le fonti idroelettriche a guidare le danze, grazie alla presenza di un gran numero di fiordi, cascate e fiumi. L’acqua, di conseguenza, non manca alimentando la produzione di energia elettrica.
I norvegesi sono quindi abilitati a ricaricare gratuitamente le auto elettriche nella propria abitazione. Mentre il governo non si è fatto pregare per lavorare sulle necessarie infrastrutture. Tanto da favorire il successo della mobilità sostenibile anche nell’estremo nord, caratterizzato da strade sconnesse e grandi distanze tra un villaggio e l’altro.
Proprio il governo ha incentivato la diffusione dei modelli ecologici optando per una politica ad essi favorevole. In Norvegia, infatti, le auto elettriche non pagano tassa di circolazione, trovano parcheggi spesso gratuiti e possono circolare sulle corsie preferenziali di autobus e taxi ove trasportino un passeggero. Inoltre, le tasse per le auto elettriche aziendali sono ridotte, mentre il trasporto su traghetto prevede una riduzione del pedaggio nell’ordine del 50%.
Il problema dei punti di ricarica
Le condizioni che abbiamo ricordato, hanno convinto un gran numero di norvegesi a convertirsi alla mobilità sostenibile. Occorre però sottolineare che ci sono anche alcuni problemi cui il governo dovrà porre riparo, se vorrà favorire il trend in atto.
Il più vistoso è quello rappresentato dai punti di ricarica. Gli ultimi dati noti, testimoniano come in Norvegia ci siano 15.500 punti di ricarica in totale, di cui appena 2.800 HPC e circa 5mila in corrente continua. Ove rapportati alla popolazione, sono ancora pochi, soprattutto se confrontati al numero delle auto elettriche circolanti. Che, come abbiamo visto all’inizio, stanno aumentando in maniera molto rilevante.
Nei giorni in cui il traffico risulta più intenso, perciò, trafficati, i conducenti delle auto elettriche sono chiamati ad affrontare lunghe code, a causa soprattutto dei caricatori fuori servizio. Il rimedio proposto è quello di tempi di ricarica più limitati, in modo da poter dare spazio a tutti. Molte colonnine di Oslo, però, sono accessibili solo ai residenti. Ne conseguono alcune distorsioni di non poco conto, cui le istituzioni sono chiamate a porre rimedio.