Auto elettriche, lo Stato italiano potrebbe perdere 3,8 miliardi di tasse: nuove tasse in arrivo?

Francesco Armenio Autore Automotive
La diffusione di auto elettriche in Italia potrebbe avere un impatto importante sulle tasche dello Stato, con perdite superiori a 3 miliardi.
Tesla Model 3 Performance 2024

Secondo le previsioni dell’Unem, la transizione verso la mobilità elettrica in Italia potrebbe avere un impatto devastante sulle entrate statali. Le stime indicano che nei prossimi anni potrebbero circolare circa 4 milioni di auto elettriche nel paese. La diffusione sempre più crescente dei veicoli elettrici comporterebbe una diminuzione degli introiti derivanti dal settore dei carburanti tradizionali, quantificata in circa 3,8 miliardi di euro.

Auto elettriche, nei prossimi anni potrebbe perdere miliardi di euro in tasse

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Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, ha espresso preoccupazione riguardo allo stop ai motori endotermici a partire dal 2035, previsto dal regolamento sulla riduzione delle emissioni di CO2 per i nuovi veicoli, sottolineando la complessità delle decisioni fiscali legate a questa transizione. Anche il ministro dell’Economia ha affrontato il tema durante l’Automotive Dealer Day, evidenziando la necessità di adeguare il sistema fiscale alla crescente diffusione della mobilità pulita. In sostanza, ha suggerito che la filiera delle auto elettriche non è attualmente tassata in modo sufficiente.

L’aumento dei veicoli elettrici avrà un impatto importante, ovviamente, sul settore petrolifero. Si prevede una riduzione dei consumi di prodotti petroliferi di circa 8 milioni di tonnellate entro il 2030. Parallelamente, si assisterà a un incremento nell’uso di biocarburanti e altri carburanti a basso tenore di carbonio. Questa tendenza è in linea con la normativa che richiede che il 29% dei trasporti sia alimentato da fonti rinnovabili entro il 2030.

Auto elettriche

Nonostante una generale diminuzione della domanda energetica in Italia nel 2023, il petrolio mantiene la sua posizione dominante come fonte primaria di energia. Questo, infatti, rappresenta più del 37% del totale energetico nazionale, superando il gas naturale che continua a registrare una riduzioni nei consumi.

L’introduzione di nuove tecnologie nel mercato comporta inevitabilmente un rallentamento di quelle esistenti, con conseguente riduzione delle entrate fiscali statali. Questa situazione potrebbe rappresentare un’opportunità per una riduzione generale delle tasse, sebbene sia improbabile che ciò avvenga. Le auto elettriche, nonostante i loro vantaggi, presentano comunque diverse criticità a livello ambientale. Tra queste, emergono il problema dello smaltimento delle batterie e l’utilizzo di sostanze chimiche come i Pfas, che possono contribuire all’inquinamento.

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