Auto elettriche, l’UE vara i dazi anti-Cina: ecco le nuove tariffe

Francesco Armenio Autore Automotive
La Commissione Europea ha confermato i dazi per le auto elettriche cinesi, che partiranno dal 5 luglio e dureranno 4 mesi.
BYD Seal AWD Excellence

A partire da venerdì 5 luglio, la Commissione Europea implementerà le nuove tariffe doganali sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria (BEV) provenienti dalla Cina. Questa decisione giunge dopo un’indagine approfondita che ha rivelato come l’industria cinese dei veicoli elettrici benefici di sovvenzioni ritenute inique, minacciando potenzialmente l’economia dei produttori di auto elettriche dell’Unione Europea. L’indagine della Commissione non si è limitata a valutare solo l’impatto sul settore produttivo europeo, ma ha anche considerato le possibili ripercussioni su importatori e consumatori all’interno dell’UE.

Dazi sulle auto elettriche prodotte in Cina: la Commissione Europea conferma le nuove tariffe

Design Geely Galaxy E5

La Commissione Europea ha apportato lievi modifiche alle nuove tariffe doganali sulle auto elettriche cinesi, che si aggiungono al dazio del 10% già in vigore. Le nuove aliquote sono del 17.4% per BYD, 19.9% per Geely (ridotto dal 20% iniziale), e 37.6% per SAIC (ridotto dal 38.1% iniziale). Per i produttori cinesi che hanno collaborato all’indagine ma non sono nel campione di riferimento, il dazio medio è del 20.8% (precedentemente 21%). Chi non ha collaborato affronterà un dazio del 37.6% (ridotto dal 38.1%).

Questi dazi sono provvisori ed hanno validità di 4 mesi. Una decisione definitiva richiederà il voto degli Stati membri dell’UE che, se approvata, dureranno 5 anni. Tra i paesi contro questa strategia, la Germania, che teme ripercussioni sui brand tedeschi che hanno molto mercato in Cina.

Le case automobilistiche dovranno fornire una garanzia alle autorità doganali, secondo le modalità stabilite da ogni Stato membro. Le nuove tariffe saranno riscosse solo dopo la decisione sui dazi definitivi. Per Tesla, la Commissione ha previsto la possibilità di un’aliquota individuale nella fase definitiva, su richiesta motivata. Altre aziende produttrici in Cina non incluse nel campione finale possono richiedere un riesame accelerato dopo l’istituzione delle misure definitive, con un termine di 9 mesi per la conclusione.

Tesla Model Y

Nonostante la decisione della Commissione Europea di confermare i dazi sulle auto elettriche cinesi, il dialogo con Pechino rimane aperto. Le trattative hanno registrato un’intensificazione nelle ultime settimane, in particolare dopo un importante scambio di vedute tra Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo della Commissione, e Wang Wentao, ministro del commercio cinese.

L’obiettivo è raggiungere un accordo che sia in linea con le norme dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) e che affronti in modo adeguato le preoccupazioni sollevate dall’Unione Europea. La Commissione ha sottolineato che qualsiasi risultato negoziato dell’indagine dovrà essere efficace nel contrastare le forme di sovvenzione identificate come dannose per il mercato europeo.

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