Il dato relativo alle vendite di auto nel Regno Unito dovrebbe far riflettere con molta attenzione politici e aziende. Nel passato mese di settembre, infatti, mentre quelle relative all’intero comparto sono aumentate del 21% su base annua, attestandosi a quota 272.610, quelle di BEV hanno invece subito subito un crollo devastante.
Le auto green, infatti, sono state protagoniste di calo in termini di vendite pari al 14,3% nei confronti dello stesso periodo dell’anno precedente. In pratica, meno del 10% degli acquirenti ha rivolto la sua attenzione su un BEV, preferendo invece gli equivalenti alimentati con motore ICE.
Dati che costringeranno molti ad interrogarsi sulle modalità con cui anche la Gran Bretagna si sta avviando alla transizione verso forme di mobilità più rispettose dell’ambiente. Modalità che sembra stiano provocando una decisa avversione nei consumatori, provocando una vera e propria fuga dalle auto elettriche.
Auto elettriche: il dato di settembre è devastante
Il dato relativo alla vendita di auto elettriche in Gran Bretagna, nel mese di settembre, rappresenta l’ennesimo campanello di allarme. A fronte di un aumento in termini di vendite complessive pari al 21%, il segmento BEV non è riuscito ad intercettare neanche alla lontana il trend. Anzi, ha visto il suo dato perdere oltre quattordici punti percentuali rispetto a quello collezionato un anno prima.
Secondo gli addetti ai lavori, a causare il crollo delle auto elettriche è stata la mancanza di incentivi per i consumatori in linea con quelli offerti alle flotte commerciali. Gli stessi attendono ora di capire se la tendenza è destinata ad essere confermata dai dati del mese di ottobre, i quali potrebbero risentire a loro volta della decisione assunta dal governo britannico di ritardare l’introduzione di un divieto totale sulle nuove auto alimentate a combustione interna vendute nel paese.
Se in un primo momento era stato deciso il 2030 come termine ultimo, ora il governo guidato da Rishi Sunak sembra intenzionato a procrastinarlo al 2035. Una decisione che non è stata accolta bene dalle case automobilistiche, le quali ritengono in tal modo di non avere le necessarie sicurezze su cui impostare gli investimenti.
Le stesse case, però, hanno al momento un ulteriore grattacapo con cui convivere. Al momento, infatti, i BEV rappresentano appena il 16,6% del totale dei veicoli venduti. Un dato che si trova ben al di sotto della soglia fissata per il 2024, che impone il conseguimento di un livello di auto elettriche pari almeno al 22% in termini di venduto.
Nel caso contrario, infatti, le stesse case saranno chiamate ad affrontare multe per un corrispettivo di 15mila euro per ogni modello venduto, nel corso del 2024. Multe che, alla luce dei dati di settembre, rappresentano ora un vero e proprio spauracchio per le aziende.
Auto elettriche: come reagire alla situazione creatasi?
Come si può capire, la paura inizia a serpeggiare tra i marchi automobilistici presenti sul mercato del Regno Unito. Molti di loro non sembrano al momento in grado di conseguire quel 22% imposto dalla normativa messa in campo per favorire la transizione alla mobilità sostenibile.
Secondo gli esperti del settore, i consumatori del Regno Unito non sembrano intenzionati a passare ai modelli elettrici, se non per effetto di nuovi incentivi in grado di risultare effettivamente convenienti. Incentivi che, al momento, non sembrano all’ordine del giorno. Senza contare che anche sul versante delle infrastrutture di ricarica c’è da registrare una situazione insoddisfacente, che viene ampiamente stigmatizzata dagli utenti.
Ad affrontare il tema è stato Mike Hawes, amministratore delegato della Society of Motor Manufacturers and Traders (SMMT), il quale ha dichiarato: “Un settembre eccezionale significa che il mercato delle auto nuove rimane forte nonostante le sfide economiche. Tuttavia, con l’entrata in vigore di obiettivi più severi per i produttori di veicoli elettrici il prossimo anno, dobbiamo accelerare la transizione, incoraggiando tutti gli automobilisti a effettuare il passaggio. Ciò significa aggiungere la carota al bastone, creando incentivi per l’acquisto privato in linea con i vantaggi aziendali, equiparando l’IVA addebitata su strada con le aliquote nazionali off-street e imponendo l’implementazione dei punti di ricarica in linea con il modo in cui devono essere ora dettate le vendite di veicoli elettrici. La prossima Dichiarazione d’Autunno è l’occasione perfetta per creare le condizioni che garantiranno la mobilità a emissioni zero essenziale per la nostra ambizione condivisa di zero emissioni nette”.