Come sappiamo, la transizione verso la mobilità elettrica sta coinvolgendo il settore delle automobili, ma anche i mezzi di trasporto per il pubblico, anche e soprattutto gli autobus. In Italia, il passaggio a un trasporto pubblico sostenibile e a emissioni zero, però, sta procedendo abbastanza lentamente. D’altronde, la diffusione dei veicoli elettrici nel Paese non sta avanzando con la rapidità sperata. Gli autobus, a maggior ragione, faticano ancora di più dei mezzi privati.
Nel 2023, sulle strade italiane circolavano 100.078 autobus, ma di questi solo 1.290 erano elettrici, pari a una percentuale del 1,3% del totale. Secondo le cifre dell’Osservatorio della Mobilità Sostenibile di Airp basata su dati ACI, la presenza di autobus a zero emissioni in Italia resta assai limitata.
La Liguria, ad esempio, è la regione con la maggiore percentuale di autobus elettrici: 134 su 2.473, ossia il 5,4% del totale. Ed è quella con il numero più importante, appunto. Accanto alla Liguria, sul podio delle regioni con la più alta percentuale di autobus elettrici troviamo il Piemonte, con un 3,4%, e la Lombardia, dove la quota si attesta al 2,8%.
Nelle ultime posizioni troviamo regioni come Campania, Calabria, Marche e Friuli-Venezia Giulia, dove solo lo 0,3% degli autobus è elettrico. Situazione ancor più critica in Basilicata, dove questa quota scende allo 0,1%. In Molise e Valle d’Aosta non è presente neanche un autobus elettrico.
Su tutto il territorio nazionale, il rinnovo del parco autobus verso soluzioni più ecologiche è ancora in una fase praticamente embrionale. Il principale ostacolo è rappresentato dai costi. Un autobus elettrico è sensibilmente più oneroso rispetto a un veicolo a motore termico, e molte aziende di trasporto pubblico faticano a sostenere questo investimento. L’età media degli autobus in Italia, inoltre, è superiore a quella europea: mentre nel resto d’Europa si attesta sui 12,5 anni, in Italia la media è di 14,5 anni.
Gli autobus elettrici sarebbero un grande e importante investimento, con vantaggi ambientali, relativamente alla riduzione delle emissioni di CO2, ma anche in termini economici per le aziende data la spesa assente per i tradizionali carburanti.