L’azienda britannica Nyobolt ha lavorato a una batteria che si ricarica in appena cinque minuti con diversi test andati a buon fine su questa innovazione e con applicazione su un’auto sportiva. Lo sviluppo raggiunto dal team britannico potrebbe rappresentare una rivoluzione nel settore delle auto elettriche e risolvere il problema dell’ansia da autonomia.
Grazie ai progressi raggiunti negli ultimi anni, i tre principali ostacoli che hanno tarpato le ali i veicoli elettrici sin dalla loro introduzione, ovvero costo, autonomia e infrastruttura di ricarica, stanno gradualmente diminuendo. Sembra che, soprattutto nell’ultimo anno, l’autonomia potrebbe diventare un fronte su cui non soffrire più il problema “storico”. Questa nuova batteria di Nyobolt si ricarica in soli cinque minuti e potrebbe dare nuovi spunti nello sviluppo di questo prodotto.
I produttori stanno iniziando a lanciare modelli più economici, soprattutto nei segmenti più bassi, dove l’auto elettrica trova maggiormente “senso” e appartenenza. Anche la rete di punti di ricarica sta lentamente crescendo. Sono occasionali le code alle stazioni di ricarica. Uno dei problemi di sempre sono invece i tempi di ricarica, strettamente legato all’autonomia. Nyobolt ha sviluppato una batteria che si ricarica in soli cinque minuti, come riportato da Business Insider Spagna.
Secondo la BBC, questa batteria è stata caricata con successo dal 10% all’80% in quattro minuti e 37 secondi durante la sua prima dimostrazione dal vivo. Una Tesla impiega dai 15 ai 20 minuti per raggiungere l’80% di carica, per capire la portata del prodotto. Nyobolt ha testato la sua batteria su un’auto sportiva, una sorta di Lotus, su una pista di prova a Bedford, dimostrando che il veicolo può raggiungere un’autonomia di 190 chilometri in soli quattro minuti di ricarica. Una Tesla con una carica all’80% ha un’autonomia di circa 320 chilometri. Si tratta certamente di risultati promettenti.
Il co-fondatore di Nyobolt, il dottor Sai Shivareddy, ha ammesso che i test sono stati “stressanti”. Il team ha dovuto affrontare sfide come un’ondata di caldo, un guasto nel sistema di raffreddamento del prototipo e l’utilizzo di un caricabatterie standard non prodotto da Nyobolt. Inoltre, l’azienda afferma di aver minimizzato il degrado della batteria, che può essere ricaricata all’80% per 4.000 cicli. Un ciclo completo va dallo 0 al 100%, ma può essere composto anche da più cariche parziali. Paul Shearing, professore di Ingegneria dell’energia sostenibile all’Università di Oxford, ha sottolineato l’importanza di sviluppare una tecnologia che permetta ricariche rapide, analoghe al tempo di rifornimento con carburante tradizionale.
Siamo ancora nel pieno della competizione per sviluppare batterie che si ricaricano più velocemente, e che siano più potenti, leggere e durature. Per citare un esempio in tal senso, solo l’anno scorso, Toyota ha annunciato di aver sviluppato una batteria allo stato solido capace di caricarsi in dieci minuti e di durare per 1.200 chilometri.