Batterie, arriva la prima gigafactory europea di riciclo

Ippolito V
La gigafactory di Alicante si occuperà della gestione delle batterie: se riparabili, verranno rigenerate, altrimenti saranno riutilizzate.
riciclo batterie auto elettriche

La società spagnola GDV Mobility ha annunciato pochi giorni fa l’inaugurazione della prima gigafactory circolare d’Europa. Obiettivo annunciato è quello di porre la Spagna all’avanguardia nella sostenibilità per i veicoli elettrici. Priorità, non solo dell’azienda ma per tantissimi produttori, tra le diverse sfide della transizione alla mobilità elettrica, è anche quella di restituire nuova vita alle (future) numerosissime batterie delle auto.

Il nuovo impianto, denominato Circular Factory, si ispira al principio delle “tre R” (ridurre, riutilizzare e riciclare) e consente a GDV Mobility di diventare “la prima azienda a livello globale a integrare l’intero processo in una struttura completa”, come ha spiegato il CEO Germán Agulló.

cicular factory, riciclo batterie GDV Mobility

La gigafactory, situata ad Alicante, si occuperà della gestione delle batterie. Se riparabili, verranno rigenerate, altrimenti saranno riutilizzate per creare megabatterie stazionarie o verranno smaltite per separare e recuperare i metalli preziosi. “Abbiamo consolidato GDV come un attore strategico, essendo una delle sole due aziende al mondo fuori dall’Asia capaci di recuperare materiali da utilizzare in nuove batterie prodotte in Europa”, ha aggiunto Agulló.

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Nel luglio 2023, l’Unione Europea ha introdotto nuove normative. A partire dal 2027 tutte le batterie dovranno contenere materiali riciclati e siano gestite da operatori europei di smaltimento. Questo regolamento punta a ridurre la dipendenza dell’Europa dalle risorse asiatiche e a promuovere una maggiore sostenibilità.

A settembre, GDV Mobility ha lanciato la G-One, una megabatteria stazionaria da 7 megawatt, definita dall’azienda come “la più economica, efficiente e sicura sul mercato”. Il processo di riciclaggio prevede il recupero di batterie usate provenienti da tutta Europa, che vengono smontate e analizzate singolarmente per essere successivamente riutilizzate. Le batterie recuperate vengono quindi assemblate in 484 moduli da 14 kW ciascuno, utilizzando celle NCM per alimentare la G-One.

Il processo attuato per la G-One permette una riduzione dei costi tra il 40% e il 60% rispetto ai metodi convenzionali, quelli senza materiali riciclati. La G-One è inoltre dotata di un innovativo sistema antincendio modulare a inondazione compartimentata, che interviene automaticamente isolando e spegnendo eventuali incendi.

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