Batterie LFP, sempre più economiche: General Motors punta a ridurre i prezzi di 6mila dollari a vettura

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La chimica al litio-ferro-fosfato continua ad attrarre il consenso di molti costruttori
Batterie LFP

Stando ad un recente rapporto di ID TechEx, il prezzo delle batterie destinate ad alimentare le auto elettriche continuerà a diminuire nei prossimi anni. Lo studio in questione si intitola “Li-ion Battery Market 2025-2035” e provvede a delineare le prospettive del mercato delle batterie agli ioni di litio per il prossimo decennio, andando in particolare ad evidenziare i fattori destinati a influenzare l’andamento dei prezzi.

Dallo studio in questione, e da molti altri pubblicati nel corso degli ultimi anni, si evince con assoluta chiarezza come proprio le batterie rappresentino un fattore determinante nella corsa alle auto elettriche low cost. Ovvero i veicoli che dovranno consentire anche alle classi popolari di convertirsi alla mobilità sostenibile.

Una corsa che, del resto, ha già avuto inizio. In pratica quasi tutte le case, con l’eccezione di quelle rivolte al lusso e ai segmenti più elevati, stanno approntando i propri piani in tal senso. Un lotto in cui non manca, per ovvi motivi, General Motors. Andiamo quindi a vedere come il marchio di Detroit, e non solo, intende affrontare il tema delle batterie.

General Motors la chiave di volta sono le batterie LFP

Le batterie rappresentano la chiave di volta in direzione delle auto elettriche economiche. A spiegarlo in maniera molto chiara è stato il nuovo vicepresidente del reparto accumulatori della casa statunitense, Kurt Kelty. Lo ha fatto nel corso dell’Investor Day di GM, provvedendo a illustrare la strategia intrapresa dall’azienda al fine di riuscire a ottenere batterie più economiche.

Batterie LFP

Nella sua spiegazione, Kelty ha indicato il segreto che consentirà a General Motors di abbattere i prezzi dei suoi modelli mediamente di 6mila dollari. Un segreto che è in fondo quello di Pulcinella, consistendo nella revisione di chimica e packaging degli alimentatori.

Il punto di partenza del suo discorso deve essere individuato nell’addio a Ultium e alle celle al nichel-manganese-cobalto (NMC). Una decisione originata dalla necessità di passare ora alle più economiche batterie al litio-ferro-fosfato (LFP). Proprio queste ultime, infatti, per effetto della loro chimica, sono in grado di assicurare maggiore stabilità. Rivelandosi peraltro più ecofriendly, una caratteristica conseguita grazie al fatto che non utilizzano minerali difficili da reperire come il nichel e il cobalto. I quali sono peraltro al centro di grandi polemiche, collegate allo sfruttamento di manodopera anche minorile.

Alle questioni etiche che consigliano un mutamento di direzione, si aggiungono peraltro i vantaggi in termini di costi. Che sono molto alti nel caso delle batterie NMC, venendo abbattuti in quello relativo al litio-ferro-fosfato. Indicazioni che hanno infine convinto General Motors a scegliere queste ultime, con decisione.

Anche Hyundai e Kia si avviano verso le batterie LFP

Le controindicazioni delle batterie LFP, naturalmente ci sono. E si evidenziano soprattutto in una minor densità di energia tale da tradursi in una riduzione dell’autonomia, oltre al fastidio in presenza di temperature fredde. Nonostante ciò, questi accumulatori sono in grado di attestare la percorrenza nell’ordine di centinaia di chilometri. Per chi vuole utilizzare auto elettriche nella quotidianità si tratta di dati interessanti.

Batterie LFP

Così come è interessante il loro utilizzo per le case che intendono favorire la diffusione dell’elettrico nella mobilità, in attesa che i motori termici abbandonino la scena. Oltre a General Motors, che comunque non abbandonerà del tutto la chimica NMC, stante il bisogno da parte di coloro che necessitano di maggiore autonomia, ad esempio i conducenti di veicoli elettrici ad alte prestazioni o camion, anche altre case si stanno avviando nella stessa direzione.

In particolare lo stanno facendo Hyundai Motors e Kia, che il passato 25 settembre hanno presentato un progetto finalizzato allo sviluppo delle batterie al litio-ferro-fosfato. In collaborazione con Hyundai Steel ed EcoPro BM, leader nel mercato dei materiali catodici, l’iniziativa si propone come obiettivo la sintetizzazione dei materiali direttamente, senza ricorsi a ad un precursore per la produzione delle batterie.

Il progetto ha una durata quadriennale e gode del supporto del Ministero coreano del commercio, dell’industria e dell’energia, rientrando nel programma “LFP Battery Technology Development”. Un progetto che fa capire il rilievo assunto dal tema delle batterie nell’ottica della costruzione di auto elettriche economiche.

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