Batterie per le auto elettriche, il Giappone sovvenziona i piani di Toyota, Nissan, Mazda e Subaru

Avatar photo
Batterie per le auto elettriche, saranno massicci gli aiuti del governo di Tokyo ai piani di Toyota, Nissan, Mazda e Subaru
Toyota Prius

Toyota, Subaru, Mazda e Nissan stanno potenziando i programmi per veicoli elettrici di nuova generazione. Per farlo puntano su progetti ambiziosi che prevedono nuove fabbriche di batterie e sussidi governativi per le nuove tecnologie, tra cui la produzione di batterie allo stato solido. Il tutto nell’ottica di raggiungere i leader mondiali dei veicoli elettrici.

I progressi, gli investimenti e le realizzazioni nel cruciale settore delle batterie sono stati elencati in una serie di annunci coordinati che sono stati pubblicati il ​​6 settembre, dalle quattro case automobilistiche e dal colosso giapponese delle batterie Panasonic Corp. Il tutto con il governo di Tokyo sullo sfondo, pronto ad appoggiare a suon di sovvenzioni i piani in questione.

Japan Inc. è pronto a riversare oltre 6,5 miliardi di dollari sulle batterie per auto elettriche

Ben 36,6 gigawattora: questo è il volume aggiuntivo di produzione nazionale che i piani combinati delle quattro aziende menzionate conseguiranno entro la fine del decennio. In tal modo riusciranno a recuperare i ritardi accumulati in precedenza nei riguardi della concorrenza presente nel settore dei veicoli elettrici.

A supportare questo sforzo produttivo sarà Japan Inc., il cui investimento complessivo andrà ad attestarsi a oltre 944,6 miliardi di yen (6,58 miliardi di dollari). All’interno di questa ingente massa finanziaria, un ruolo chiave è detenuto dal governo giapponese, che apporterà aiuti pari a circa 326 miliardi di yen (2,27 miliardi di dollari).

I piani elaborati sono quelli riguardanti una gamma di nuove tecnologie. Un ambito in cui rientrano le batterie cilindriche agli ioni di litio per Subaru e Mazda, quelle allo stato solido per Toyota e i pacchi batteria al litio-ferro-fosfato per Nissan.

Le preoccupazioni del governo giapponese

Il sostegno del potente Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria (METI) deriva dalle forti preoccupazioni del governo di Tokyo sulla perdita di terreno da parte delle case automobilistiche giapponesi, considerate la spina dorsale dell’economia del Paese, rispetto ai rivali di Cina e Corea del Sud, Stati Uniti e Unione Europea. Il tutto in un momento in cui l’industria globale si elettrifica rapidamente, nonostante i ripensamenti.

Toyota uBox

È stato Ken Saito, titolare del METI, ad affermare al riguardo: “Ci aspettiamo che la filiera di fornitura dei sistemi di accumulo di batterie del nostro Paese e la competitività del settore saranno rafforzate”. Proprio in questa direzione va registrato il recente annuncio di Toyota, relativo al conseguimento da parte del ministero dell’approvazione per lo sviluppo e la produzione di due nuovi tipi di batterie reputate cruciali per i suoi piani di sviluppo di EV di prossima generazione.

I piani in tal senso partiranno nel 2026 e potranno includere una batteria agli ioni di litio di prossima generazione ad alte prestazioni e una completamente allo stato solido. La stessa Toyota prevede un volume combinato di 9 GWh all’anno.

Le batterie agli ioni di litio ad alte prestazioni saranno prodotte da due filiali Toyota specializzate in batterie. Si tratta di Prime Planet Energy & Solutions Inc., o PPES, e Primearth EV Energy Co., o PEVE. La prima è detenuta al 51% da Toyota e per il restante da Panasonic Holdings. PEVE è invece totalmente di proprietà della casa automobilistica e sarà rinominata Toyota Battery Co. a partire dal prossimo 1° ottobre.

Toyota punta forte sulle batterie allo stato solido

La più grande casa automobilistica al mondo ha affermato la sua intenzione di proseguire lo sviluppo e la produzione interna delle batterie allo stato solido. La loro messa in funzione è prevista per il periodo tra il 2027 e il 2028.

La produzione delle batterie agli ioni di litio della variante ad alte prestazioni inizierà a sua volta intorno al 2026. L’azienda non ha però provveduto a divulgare sinora le cifre relative agli investimenti o dettagli sui sussidi che riceve.

Tuttavia, stando ad una dichiarazione rilasciata dal METI, l’investimento complessivo di Toyota ammonterebbe a 245,0 miliardi di yen (1,71 miliardi di dollari). Un importo in cui va inclusa una sovvenzione massima di 86,5 miliardi di yen (602,9 milioni di dollari).

La casa ha venduto appena 104.018 BEV in tutto il mondo lo scorso anno, con una crescita comunque notevole rispetto ai 24.466 del 2022. Negli Stati Uniti, dove Toyota offre solo due modelli full electric, ha consegnato 14.715 BEV nel 2023. Un’inezia, quindi, rispetto ai circa 1,8 milioni di veicoli consegnati da Tesla a livello globale nello stesso periodo. Toyota, però, prevede di vendere 1,5 milioni di BEV a livello globale nel 2026, per poi salire a quota 3,5 milioni all’anno nel 2030.

Nissan punta sulle batterie LFP

Nissan ha a sua volta ricevuto l’approvazione del METI per lo sviluppo e la produzione in serie di batterie al litio-ferro-fosfato (LFP). Ovvero di un tipo di chimica considerato non solo in grado di ridurre i costi di produzione, ma anche di migliorare la sicurezza.

L’azienda ha affermato che installerà le batterie LFP, prodotte in patria, nei miniveicoli elettrici intorno al 2028. Il volume di produzione è stato fissato a 5 GWh all’anno, con un investimento totale di 153,3 miliardi di yen (1,07 miliardi di dollari). In questo caso la sovvenzione governativa è pari a 55,7 miliardi di yen (388,2 milioni di dollari).

Auto elettrica Nissan

Il CEO Makoto Uchida, ha presentato il nuovo piano aziendale a medio termine di Nissan a marzo. In quella occasione ha affermato che la sua azienda avrebbe investito più di 400 miliardi di yen (2,79 miliardi di dollari) in nuove batterie. Una somma sufficiente per alimentare circa 1,4 milioni di veicoli elettrici entro la fine del decennio.

La collaborazione con Panasonic

Anche le case automobilistiche che gravitano nell’orbita di Toyota, Subaru e Mazda, sono impegnate nei lavori sulle batterie. I loro piani di produzione saranno condotti in collaborazione con Panasonic.

Subaru e Panasonic, in particolare, costruiranno un nuovo stabilimento di batterie vicino al centro di produzione giapponese della casa automobilistica a nord di Tokyo. Sarà la prefettura di Gunma ad accoglierlo e il sito produrrà batterie agli ioni di litio cilindriche per una linea di veicoli elettrici che la casa automobilistica prevede di produrre alla fine del decennio.

Subaru Solterra

La capacità delle batterie nel nuovo stabilimento sarà di circa 16 GWh all’anno e andrà ad aggiungersi a quella delle batterie già programmate per la consegna da un impianto Panasonic, quello di Suminoe, nella prefettura di Osaka, pari a 4 GWh, a partire dal 2027. L’intenzione di Subaru è il conseguimento della metà circa delle vendite globali previste, che sono pari a 1,2 milioni, in veicoli elettrici, nel 2030. L’investimento nell’impianto di Gunma ammonta a 463,0 miliardi di yen (3,23 miliardi di dollari), includendo un sussidio fino a 156,4 miliardi di yen (1,09 miliardi di dollari).

Nel 2027, inoltre, sarà Mazda a collaborare con Panasonic per il rifornimento di batterie cilindriche di nuova generazione presso gli stabilimenti del fornitore a Suminoe e a Kaizuka, entrambi a Osaka. L’azienda prevede che tra il 25 e il 40% delle sue vendite entro il 2030 proverranno dalle auto elettriche. In questo quadro, intende aggiungere altri 6,5 GWh all’anno entro tale scadenza. L’investimento per riuscirci dovrebbe attestarsi a 83,3 miliardi di yen (580,6 milioni di dollari), con un sussidio governativo pari a 28,3 miliardi di yen (197,2 milioni di dollari).

Marca:    Argomento: 
X
Share to...