Bizzarrini Giotto: rinasce il marchio italiano

Ippolito V
Lo si nota eccome il tocco degli artisti (Giugiaro) nella Bizzarrini Giotto: la supercar decreta la rinascita del marchio italiano.
Bizzarrini Giotto

Dalle ceneri della mitica 5300 GT, nasce la Bizzarrini Giotto. Sul mercato arriverà solo nel 2026 e costituirà l’auto del rilancio del noto marchio italiano, acquisito da Pegasus Brands. Al momento non è dato sapere quanto verrà a costare né quale sarà la tiratura, in compenso le linee vengono mostrate a fondo nelle nuove immagini. Dopo i bozzetti e i teaser pubblicati lo scorso febbraio, abbiamo la possibilità di ammirarla nel pieno della propria bellezza. Dietro vi è lo zampino dei Giugiaro, di papà Giorgetto e di figlio Fabrizio, con la GFG Style. Che si sono adoperati per rendere tributo allo storico modello. Di dettagli se ne trovano a volontà, dalle prese d’aria sul cofano evolute ai fari a LED dalla forma inconfondibile. E, ancora, il logo prominente del frontale, l’andamento del lunotto posteriore guardano al passato.

Bizzarrini Giotto: il “cerchio perfetto” di Giugiaro

Bizzarrini Giotto

Prende, invece, ispirazione dalla Formula 1 lo splitter anteriore, mentre l’ala in coda fissa contribuisce ad aumentare la deportanza. Oltre a destreggiarsi in pista, il veicolo potrà essere guidato pure su strada. Pertanto, anche se mancano dati ufficiali sulle performance, l’obiettivo principale perseguito consisterà nell’offerta della migliore esperienza a bordo. Della componente tecnica se ne occupa Chris Porritt, il CTO, sotto le direttive del nuovo amministratore delegato, Julian Jenkins, che raccoglie il testimone ceduto da Ian Fnton.

In fede al passato, quando venivano usati i migliori materiali in circolazione, sia la carrozzeria sia il telaio sono in fibra di carbonio. La conclamata leggerezza e resistenza si tradurranno in tanto divertimento alla guida. In totale vi troveranno spazio due occupanti, compreso il passeggero anteriore, ma oltre sugli interni è impossibile dirlo. Ciò poiché mancano delle comunicazioni ufficiali sulle tecnologie di bordo, che saranno comunque sofisticate.

Il motore è un V12 aspirato da 6.6 litri, pardon 6.626 cc. Perché tanta precisione? Perché rappresenta un omaggio al padre fondatore della compagnia Giotto Bizzarrini, nato il 6 giugno 1926 e spentosi a inizio anno. Egli partecipò in modo attivo alla realizzazione del primo dodici cilindri della Lamborghini, nonché alla creazione di modelli intramontabili, tra cui la Ferrari 250 GTO. Il “cuore pulsante”, proveniente dalla britannica Cosworth, osserveranno gli ultimi requisiti normativi, compreso lo standard di emissioni Euro 7, in arrivo il 1° luglio 2025. I primi test su strada della “Hyper GT” partiranno verso la fine del 2024, poco prima dei 60 anni della Bizzarrini 5300 GT Strada del 1965.

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