BMW approfitta del crollo di Model 3 e Model Y e strappa il primato europeo a Tesla

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BMW supera Tesla

I dati relativi alle vendite di auto elettriche in Europa nel corso del mese di luglio hanno offerto una novità di non poco conto. Nel periodo preso in considerazione, infatti, BMW ha strappato a Tesla il primato, diventando la casa più commercializzata lungo il territorio del vecchio continente.

Si tratta di una prima volta destinata a destare un certo fragore. Favorita dal vero e proprio crollo di cui sono state protagoniste Model 3 e Model Y. Ad affermarlo è il dato certificato dalla società di analisi Jato Dynamics, secondo il quale la casa tedesca ha immatricolato 14.869 veicoli, contro i 14.561 conseguiti dalla società di Elon Musk. Una differenza non troppo marcata, 308 veicoli, che è però destinata a provocare non poche discussioni tra gli analisti.

Quali sono i motivi del sorpasso di BMW ai danni di Tesla?

Se il margine evidenziato dai dati di vendita è piuttosto ridotto, dimostra al tempo stesso la grande crescita della casa bavarese anche nel particolare universo delle zero emissioni. Una crescita poco strombazzata, ma assolutamente concreta, tale comunque da non andare a scapito delle opzioni ibride, plug-in e a benzina offerte dalla società di Monaco di Baviera.

BMW i3

Naturalmente, gli analisti stanno cercando di capire come sia potuto avvenire un evento che da più parti è stato definito storico. Secondo molti di loro, a causare il crollo del marchio statunitense in Europa è stato il sempre minor appeal dimostrato da Model Y e Model 3. Le loro vendite sono infatti in forte flessione: il SUV elettrico ha venduto 9.544 esemplari, cedendo una quota del 16% rispetto alla precedente rilevazione, mentre la berlina lascia sul terreno il 17%, attestandosi a quota 4..694 unità.

Occorre anche sottolineare che nell’ambito della mobilità sostenibile vige al momento il mal comune, mezzo gaudio. È infatti l’intero mercato delle auto elettriche a flettere in maniera evidente. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, infatti, si osserva un calo pari al 6%. Un dato dovuto in particolare all’eliminazione degli incentivi in molti Paesi europei, a partire proprio dalla Germania. Una scomparsa con cui l’industria automobilistica dovrà però abituarsi a convivere.

Model Y resta comunque in vetta nella classifica di vendite in Europa

Tesla può comunque parzialmente consolarsi con la conferma del primato nel comparto elettrico da parte della Model Y, nonostante il calo ricordato. BMW, a sua volta, può guardare con una certa soddisfazione all’entrata nella Top Ten originata dalle iX1 (4.305 gli esemplari immatricolati) e i4 (4.198 unità). Mentre ad assumere il ruolo di primattore assoluto è la Dacia Sandero, capace di collezionare 22.398 vendite.

BMW primato in Europa

Se flette il comparto green, le altre immatricolazioni crescono invece del 2% nel confronto con luglio 2023. Sono infatti 1,03 milioni le auto vendute, col 54% delle vendite rappresentato dai SUV. A commentare il dato è l’analista Felipe Munoz: “Gli automobilisti europei hanno ora accesso a una scelta più ampia che mai e i SUV sono un’opzione più comoda e desiderabile per molti. Questo, insieme alla crescente disponibilità di modelli a prezzi accessibili, sta aiutando a passare dai segmenti tradizionali ai SUV”..

Un momento non molto brillante, per Tesla

Il dato evidenziato da Jato Dynamics è abbastanza clamoroso. E, magari, qualche osservatore lo avrà confrontato con le immagini provenienti da Tampa, in Florida, ove centinaia di Tesla nuove di zecca sono state parcheggiate in un campo incolto. La foto condivisa sul thread TeslaModel3 di Reddit da un utente chiamato Eric è presto diventata virale e ha scatenato le illazioni.

A giudicare dal crescente inventario di veicoli invenduti, Tesla sembra quindi trovarsi ad affrontare la stessa sfida di molte altre case automobilistiche: il rallentamento della domanda di veicoli elettrici in atto. Dopo un quarto trimestre del 2023 da record, in cui ha effettuato 484.507 consegne, la società statunitense ha venduto 386.810 veicoli nel primo del 2024 e 443.956 nel secondo. Gli esperti, però, ritengono che i numeri delle vendite della casa automobilistica negli Stati Uniti potrebbero ancora diminuire, sino a gettare incertezza sulle sue prospettive future.

Il tutto mentre Elon Musk si trova nuovamente nell’occhio del ciclone. Il fondatore di Tesla, infatti, è stato da poco denunciato dal sindacato United America Workers (UAW) per aver minacciato i lavoratori. Accusa che l’uomo più ricco del mondo ha fronteggiato a modo suo, ricordando che gli ultimi due presidenti del sindacato svernano nelle patrie galere per aver intascato tangenti. Un destino che, secondo lui, potrebbe presto essere condiviso da Shawn Fain.

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