BMW ha realizzato vent’anni fa il primo motore V12 bivalente, capace di funzionare sia a idrogeno che a benzina, in una berlina di lusso prodotta in serie limitata. Si tratta del BMW Hydrogen 7, un modello che ha dimostrato le potenzialità dell’idrogeno come carburante pulito e rinnovabile, anticipando le sfide della mobilità sostenibile. Il motore V12 da 6.0 litri e 260 CV è derivato da quello della BMW 760i, ma è stato adattato per bruciare l’idrogeno con un’iniezione sequenziale e una strategia operativa complessa. Grazie alla tecnologia Valvetronic, il motore offre una coppia di 390 Nm e rispetta le normative antinquinamento più severe.
BMW ha realizzato vent’anni fa il primo motore V12 bivalente, capace di funzionare sia a idrogeno che a benzina
Il BMW Hydrogen 7 è stato presentato nel 2006, dopo aver testato il motore V12 a idrogeno in un prototipo da record, il BMW H2R Record Car, che nel 2004 ha stabilito dieci primati mondiali di accelerazione e velocità per un veicolo alimentato con idrogeno, superando i 300 km/h. Il BMW Hydrogen 7 è stato prodotto in 100 esemplari, destinati a personalità della politica, dell’economia e della ricerca, per sensibilizzarle alla creazione delle infrastrutture e allo sviluppo delle tecnologie necessarie per la diffusione dell’idrogeno.
Il motore V12 bivalente permetteva al BMW Hydrogen 7 di funzionare sia con l’idrogeno che con la benzina, a seconda della disponibilità del carburante. L’idrogeno veniva immagazzinato in un serbatoio criogenico a una temperatura di -253°C e a una pressione di 5 bar. La capacità del serbatoio era di 8 kg di idrogeno liquido, che garantivano un’autonomia di circa 200 km. Il serbatoio della benzina aveva invece una capacità di 74 litri e consentiva di percorrere altri 500 km. Il passaggio da un carburante all’altro avveniva tramite un pulsante sul volante.
Il BMW Hydrogen 7 è stato il primo esempio al mondo di una berlina di lusso con motore a idrogeno adatta all’uso quotidiano. Oggi l’idrogeno viene considerato soprattutto per le applicazioni con pila a combustibile, in cui l’idrogeno non viene bruciato in un motore a combustione interna, ma viene trasformato in elettricità per alimentare un motore elettrico. Tuttavia, alcuni costruttori, come Toyota, stanno ancora esplorando le possibilità della combustione di idrogeno nel settore automobilistico. Il motore V12 bivalente di BMW resta quindi una testimonianza della visionarietà e dell’innovazione del marchio tedesco.