Il 40 per cento delle auto BMW prodotte saranno alimentate a batteria entro il 2024. Dal quartier generale spiegano di aver aumentato l’investimento nelle bev, così da capitalizzare a pieno il maggior interesse dimostrato dal target di pubblico verso le bev. Ci sono delle grandi aspettative tra le fila del marchio bavarese per quanto riguarda il futuro delle elettriche, con il crossover coupé iX2 destinato ad affiancare l’i5. Bolle parecchio in pentola, come confermano i portavoce della compagnia, secondo cui entro la fine del prossimo anno un terzo delle vetture che usciranno dalla catena di montaggio in Baviera sarà a zero emissioni.
BMW: la gamma sarà per il 40 per cento elettrica entro la fine del 2024
Seppur ambizioso, l’obiettivo pare assolutamente alla portata, tenuto conto dei numeri attuali, dove il 20 per cento dei veicoli della Casa è EV. Già sarebbe forse possibile centrare il bersaglio con la sola iX1; tuttavia, con la prossima iX2 le cose potrebbero andare meglio delle previsioni. Al momento, i dati tecnici del secondo modello rimangono ignoti, anche se, stando ai rumor diffusi dai soliti beninformati, l’aerodinamica sarà uno dei principali punti di forza. E poi la percorrenza dovrebbe crescere.
Gli indizi lasciano presagire un addio ai motori endotermici relativamente entro breve. Eppure, BMW smentisce le ricostruzioni: i propulsori a combustione interna conserveranno un ruolo nell’offerta commerciale. Non pensano di liberarsene, bensì di porre in atto un processo di transizione ecologica. Sulla falsariga di Toyota, pure la stessa Casa dell’Elica è dell’opinione che la neutralità carbonica vada perseguita attraverso diverse strade.
Obbligare i consumatori a scegliere le bev lo considererebbero troppo vincolante. In parallelo, studiano lo sviluppo delle vetture a idrogeno, nonché degli eFuel, i quali costituiscono l’unica deroga finora concessa dalla Commissione UE per il post 2035. Finora i progressi di questa nuova forma di alimentazione sono stati lenti, ciononostante le realtà teutoniche predicano ottimismo. Reclamata a gran voce della Germania, la soluzione sposa benissimo le esigenze del comparto premium, mentre i biocarburanti promossi dall’Italia non hanno ricevuto nessun via libera. A dispetto dello stato avanzato dei lavori, con l’installazione di stazioni di servizio da parte di due colossi come Eni e Q8, le autorità continuano a serbare dubbi in proposito.
A prescindere dalle decisioni della classe politica, la BMW si farà trovare pronta e pregusta il sorpasso su Porsche e Mercedes nell’elettrico. Qualora centrasse il 15 per cento di bev vendute, allora supererebbe la coppia di connazionali, entrambe ferme all’11 per cento del totale.