A dispetto di quelle che erano le previsioni iniziali, la BMW M4 rimarrà in commercio ancora per tanti anni. Non andrà in pensione prima del 2028, dati gli ottimi di vendita registrati negli anni. Tuttavia, per conservare un ruolo da protagonista assoluta, sarà necessario effettuare un rinnovamento. Altrimenti, si correrebbe il concreto rischio di apparire superati, anche perché le concorrenti lanciano a ripetizione delle nuove proposte. Il facelift arriverà con il Model Year del 2025 e, perciò, la Casa dell’Elica ha preferito, almeno fin qui, evitare di sbottonarsi.
Un approccio troppo trasparente genererebbe solo delle ripercussioni negative, favorendo le rivali. Il completo aggiornamento della variante prestazionale, affidata al dipartimento “M”, verrà svelato il prossimo anno. Tuttavia, dei recenti scatti spia permettono quantomeno di avere un’idea di massima su cos’abbiano in serbo a Monaco. Gli scatti trapelati suggeriscono delle modifiche apportate sia alla zona anteriore sia a quella posteriore, tanto per la variante coupé quanto per quella cabrio.
La ricostruzione digitale della BMW M4 2025
Mentre le griglie prominenti troveranno conferma, fari e fanali cambieranno forma, avvicinandosi alle sorelle X5 e X6. Si adegueranno al recente corso stilistico introdotto dall’azienda tedesca, una continua fucina di soluzioni accattivanti. Allo scopo di conferire un aspetto maggiormente pulito ed evoluto, i gruppi ottici cambieranno nel design. La gamma motori riceverà, altresì, un upgrade, con le G80 M3 e G82 M4 destinate a erogare 518 cavalli. Ne godranno, senza se e senza ma, le declinazioni Competition, che costituiscono il fulcro delle performance.
Non è al momento ben chiaro se gli stessi interventi verranno apportati con riferimento alla trazione posteriore. Verrebbe da rispondere in senso negativo per via della trasmissione manuale a sei marce, la quale avrebbe un’influenza negativa. Non sembrano esserci particolari dubbi sulla conferma del display, ora, però, basato sul sistema iDrive 8.5. È plausibile altresì il ricorso ai classici ritocchi di un restyling. Detto altrimenti, è possibile un ampliamento della tavolozza cromatica, un classico, a cui pure la clientela dal palato meno fine è ormai avvezza. Viene poi da ritenere plausibile un aggiornamento dei rivestimenti degli interni, nonché dei sistemi ausiliari alla guida.
L’abitacolo della BMW ha contribuito a scrivere la storia, perciò sarebbe strano il contrario, ovvero se venisse “trascurato”. I progressi compiuti nelle tecnologie giustificano di per sé un’opera di rinnovamento e difficilmente gli acquirenti rimarranno delusi. Si prevede, infine, la conferma dei sedili avvolgenti realizzati in fibra di carbonio. Le immagini che vi proponiamo sono delle ricostruzioni pubblicate in rete da futurecarsnow.