BMW X2 2024, tutti i dettagli: esterni, interni, tecnologia, prezzi, uscita

Ippolito V
BMW X2

Evolvere è l’unico modo per non soccombere, in alcune circostanze. BMW X2 2024 docet. Ciò che si appresta ad affrontare il settore dell’automotive è esattamente questo. Fin dove sapranno spingersi le Case nei prossimi anni è dura stabilirlo. Ciò poiché la rivoluzione a cui stiamo assistendo è qualcosa di imparagonabile con qualsiasi altra svolta si sia assistita da oltre un secolo. Per stessa ammissione dei player della filiera, la transizione elettrica è il più grande cambiamento nell’industria dalla nascita dell’auto. In alcuni scatti i “paparazzi delle quattro ruote” hanno confermato la volontà della BMW di imporsi pure nel comparto delle bev.

Ma l’impegno nell’endotermico non lo mette da parte, al punto da adoperarsi ora sulla BMW X2 2024. Che, ancor prima di vedere la luce, stuzzica la fantasia dei fan dell’Elica. Una curiosità naturale, determinata dai grandi valori tecnici delle produzioni della Casa tedesca, rimasta con il passare del tempo sempre tra i marchi premium di maggior rilievo e blasone.

BMW X2

Con il futuro ingresso in listino si cercherà di cementare la posizione di forza. Le principali rivali, del resto, non se ne stanno a guardare. E servirà, pertanto, una risposta di forza, da autentica fuoriclasse. Al momento che cosa ne sappiamo in proposito? Sebbene l’azienda cerchi di coprire bene le proprie carte, del materiale interessante è emerso nelle scorse settimane. Quando i muletti sono stati di nuovo pizzicati lungo le strade svedesi, nei canonici test su strada. Uno step cruciale, in grado di determinare i successivi interventi. In base al feedback del team preposto alle operazioni, verranno adottati degli accorgimenti su misura.

La scelta di affrontare un sentiero tanto difficile è un passo naturale nel caso delle società delle quattro ruote. Affrontare e superare un banco di prova così ostico significa aver compiuto un lavoro soddisfacente. Nel corso dei paragrafi seguenti, ci soffermeremo sulle caratteristiche della BMW X2 2024, sotto ogni punto di vista. Dunque, ne passeremo in rassegna i tratti estetici, con un particolare accento posto sui fattori distintivi rispetto alle sorelle.

In seconda istanza, invece, ci soffermeremo sull’abitacolo, a livello di materiali e di spazio offerto agli occupanti. E poi, aspetto non di certo secondario soprattutto nell’attuale epoca, passeremo in rassegna pure le tecnologie. Come ribadito da alcuni studi di settore, la clientela conferisce attribuisce un peso enorme alle dotazioni di bordo implementata dalle compagnie. Successivamente, ci interesseremo alla gamma motori.

Fin dove saprà spingersi in termini di potenza? Cosa è dato sapere a proposito dell’autonomia? Di questioni del genere ce ne andremo a occupare. E, per finire, proveremo a capire quale sarà il papabile prezzo di listino. Malgrado i portavoce ufficiali abbiano evitato di scendere tanto nello specifico, un’idea di massima è, comunque, possibile farsela in merito.

BMW X2: esterni

BMW X2

Nell’area settentrionale della Scandinavia, e più esattamente in Svezia, sono stati pizzicati i prototipi del Model Year 2024. Da consuetudine, il colosso di Monaco ha raggiunto gli stabilimenti lapponi con ampio anticipo. In ballo c’è, d’altronde, un esemplare di importanza strategica cruciale nel breve termine. Per questo i lavori sono andate avanti a lungo, sfruttando la finestra invernale e le temperature glaciali tipiche del circolo polare artico. In un contesto del genere dimostrarsi all’altezza della situazione equivale a un ampio successo. Non è dato stabilire fino a che punto i progettisti siano riusciti a elevare gli standard qualitativi.

Premesso che nelle prossime settimane, o al più tardi nei prossimi mesi, lo stabiliremo, degli indizi sono affiorati. Per la seconda volta è stata ritratta nelle terre lontano uno dei muletti della BMW X2 M35i xDrive. Anche se non vi sarebbe neppure il bisogno di dirlo agli appassionati, lo sottolineiamo, onde evitare di lasciare qualcuno indietro: si tratta della variante high-performance della famiglia. Il nome è già indicativo, sicché sottolinea che della progettazione se ne è personalmente occupata la divisione “M”. In circostanze del genere, esiste un’unica chiave di lettura: l’obiettivo è di valorizzarne le prestazioni. Forti delle competenze sviluppate in questo genere di proposte, l’unità sa puntualmente lasciare a bocca aperta i suoi irriducibili fan.

Gli scatti trapelati ritraggono la macchina in un parcheggio, ritratta da differenti angolazioni. Le istantanee rubate e condivise in rete consentono di osservare da posizione privilegiata un modello che rompe i ponti col passato. Invece di apportare dei minimi correttivi, sulla base del successo riscosso fino ai giorni nostri, il centro stile ha messo mano in maniera importante. La carrozzeria assume, infatti, le fattezze di una coupé, con una linea del tetto più decisa che scende progressivamente dal posteriore.

I suoi fari più sottili non presenteranno differenze rispetto a quelli della rinnovata BMW X1, ma la griglia sì. Com’era già stato scoperto in passate occasioni, il brand ha scelto di riempire i due reni più piatti con un reticolo a nido d’ape di maggiori dimensioni e verniciato di nero davanti a una griglia attiva che migliorerà l’aerodinamica. Sbilanciarsi sul valore del coefficiente di resistenza cX è un po’ come tirare a indovinare. Allo stesso tempo, però, le aspettative risultano parecchio elevate. Per non sfigurare in rapporto alle dirette rivali (Mercedes e Audi, in primis), i tecnici operano in sinergia con i designer.

Il posteriore rialzato non permette di vedere i piloti, ma un particolare stuzzicante salta fuori. Ci riferiamo alle pinze blu “M Sport” e all’unione dei terminali in uno solo. Una soluzione per montare un dispositivo portatile relativo alle emissioni PEMS. Sebbene si tratti di una congettura, sembra la sola interpretazione.

Gli interni e i motori

Dalle spy shot qualche indizio sugli interni emerge. Senza camouflage, da un lato e dall’altro, si notano i sedili rivestiti in pelle bianca e grigia con cuciture arancioni a contrasto, e due tipologie di sedili. Quella del guidatore, più essenziale, sarà di serie, e quella del passeggero più avvolgente con poggiatesta integrati figurerà sotto la voce degli optional.

Il grande schermo digitale dell’ultima X1 è anche un elemento comune con la nuova BMW X2, ma non il volante a tre razze e quello inferiore con aperture che rafforzano la sportività di un modello che offrirà alte prestazioni. La nuova BMW X2 M35i avrà il sigillo di M Performance, e il suo straordinario motore a quattro cilindri e 2.0 litri TwinPower Turbo con una potenza massima di 330 CV. Di serie, dunque senza nessun sovrapprezzo da sostenere, verrà abbinato il cambio automatico Steptronic Sport a 8 rapporti e la trazione integrale xDrive. Comunque, si tratterà della punta di diamante di una gamma motori che dovrebbe riprende le stesse varianti della X1 e della Serie 2 Active Tourer.

L’entry level dovrebbe essere rappresentata dalle versioni a benzina da 136 CV, affiancata dalle 20i e dalle 23 mild hybrid, rispettivamente da 170 CV e 218 CV. In assenza di modulo elettrico, la diesel da 2.0 litri pare che si spingerà a quota 150 CV, mentre col supporto aggiuntivo saprebbe elaborare 163 e 211 CV. Inoltre, è plausibile l’ingresso di ibride plug-in in grado di arrivare a una soglia compresa tra i 245 e i 326 CV, nonché la iX2. A proposito della bev “dura e pura” si mormora che monterà una doppia unità da 313 CV di potenza assoluto e un’autonomia di percorrenza di circa 440 km. La BMW X2 dovrebbe essere presentata verso la fine del 2023, con l’apertura degli ordini a inizio 2024, con un prezzo di listino a partire da 45 mila euro.

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