I crossover continuano ad attrarre un gran numero di automobilisti. Alimentando una richiesta di cui le case automobilistiche devono tenere nel debito conto. La sete di nuovi modelli, però, costringe le aziende a prendere in considerazione il taglio non solo dei rami secchi, ma anche delle realtà che non sono riuscite a soddisfare del tutto i gusti degli appassionati.
Un discorso che in ambito BMW vale per la X4. Ormai da tempo, praticamente dal settembre del 2022, si riconcorrono le indiscrezioni sull’ormai prossimo abbandono del crossover coupè. Ora però, le voci si stanno trasformando in realtà. La casa bavarese, infatti, un paio di mesi fa ha confermato i piani tesi alla definitiva eliminazione di quello che è da considerare a tutti gli effetti un modello di nicchia.
La BMW X4 sarà guardata con rimpianto?
La BMW X4 si avvia verso la fine del suo ciclo di vita. Una fine destinata a provocare la più classica delle domande: mancherà realmente a qualcuno? La risposta che molti esperti forniscono non sembra lasciare dubbi: no.
Sono del resto i numeri di vendita a spingere in tal senso. Sebbene la BMW in genere raggruppi i dati di vendita di due linee di modelli correlate, è ormai tesi comune che la X3 convenzionale è stato il modello individuale più venduto dall’azienda tedesca nel corso del 2023. Il marchio bavarese, infatti, ha consegnato circa 350mila unità del crossover normale.
Se si guarda con attenzione il BMW Group Report 2023, è possibile appurare come le vendite cumulative di X3/X4 ammontino a 405.562 esemplari. Da questo dato ne può essere desunto un altro: nel corso dell’anno passato sono state commercializzati circa 50mila esemplari di X4.
La BMW X2 si appresta a cannibalizzare le vendite della X4?
Un dato che oltre ad essere deficitario, rischia di essere ulteriormente ridimensionato con l’uscita della nuova X2 (“U10”). Nelle previsioni degli analisti, infatti, il nuovo modello è accreditato della possibile cannibalizzazione delle vendite di X4, in considerazione del fatto che il crossover-coupé compatto è molto più grande di prima. Restando significativamente più conveniente, considerato il divario esistente di prezzo intorno ai 13mila dollari tra le versioni base delle due Sports Activity Coupè negli Stati Uniti.
Se la X2 non è stata concepita alla stregua di una sostituzione diretta della X4, considerando come sia basata su un’architettura a trazione anteriore, al tempo stesso molti di coloro che procedono all’acquisto di un SUV non lo fanno guardando alle piattaforme e ad altri fattori analoghi. Il fascino di un crossover-coupé dotato di marchio BMW è valido sia per la X2 che per la X4, anche se la potenza viene ad essere instradata alle ruote anteriori. La maggior parte delle versioni ha comunque xDrive.
Nonostante ciò, il sospetto che la BMW stia giocando d’astuzia per togliere di mezzo la X4 favorendo una transizione morbida alla X2, è molto forte. Secondo molti esperti, infatti, la strategia di suddividere un segmento di mercato già piccolo in troppi pezzi è privo di senso. In particolare, sussiste il rischio di confondere le persone con due modelli di dimensioni simili. Una considerazione che riguarda in particolar modo coloro che non sono clienti abituali BMW e potrebbero trovare complicazioni nello scegliere tra l’acquisto di una X2 o una X4.
La X4 non se ne andrà tanto presto
Chi comunque è intenzionato ad acquistare una X4, non dovrebbe preoccuparsi eccessivamente, per il momento. La produzione, infatti, almeno stando alle indiscrezioni che circolano, dovrebbe proseguire perlomeno sino alla fine del 2025. Se la tempistica rispetterà tali voci, BMW dovrebbe continuare ad accettare ordini anche nel corso dei primi mesi del prossimo anno.
Del resto, gli argomenti solidi a favore della X4, nel confronto con la X2, non mancano di certo. Alla disponibilità di motori a sei cilindri nella M40i, M40d e nella X3 M Competition, si aggiunge anche una manopola iDrive. Mentre il design del cruscotto con più pulsanti fisici può rappresentare un elemento di attrazione per un buon numero di automobilisti. Magari gli stessi secondo i quali la X4 ha comunque un aspetto più intrigante.
Nonostante ciò, la fine della BMW X4 si avvicina a grandi passi. I piani per la produzione di una terza generazione G46 dotata di motori a combustione, sono infatti già stati cassati dalla casa teutonica, anche se il modello potrebbe tornare sotto forma di auto elettrica. A sostituirla, sarà non solo la X2, ma anche la X6. Inoltre, non sono mancate le voci relative all’arrivo di una iX4 (“NA7”) sulla piattaforma Neue Klasse.
L’impressione è che a Monaco siano stati fatti conti che non prevedono l’arrivo di un nuovo modello ICE. L’architettura altamente modulare della Neue Klasse permetterà infatti all’azienda bavarese il lancio di una lunga serie di veicoli, consentendo una distribuzione più efficiente dei costi. Tra le ipotesi sul tavolo occorre ricordare quelle relative all’arrivo di X4 completamente elettrica. Potrebbe arrivare sulla catena di montaggio verso la fine del 2026. Ma si tratta in pratica di un’altra cosa.
Ad uscire dalla scena non sarà solo la BMW X4
Occorre sottolineare come La X4 dotata di motore termico non è l’unica BMW che si sta avviando all’epilogo. I rapporti circolanti, ad esempio, affermano che la Z4 morirà all’inizio del 2026. Una fine collegata con ogni probabilità alla scarsa domanda. Così come dovrebbe essere tolta dalla circolazione l’intera gamma della Serie 8, anche se una Gran Coupé elettrica potrebbe arrivare in prossimità del 2030. E, ancora, anche la Serie 6 Gran Turismo è morta dopo che la Serie 5 Sedan a passo lungo è stata lanciata in India, dove la grande hatchback ha comunque proseguito il suo cammino sino a quest’anno.
Inoltre, non mancano alcuni resoconti che evocano la cancellazione della famiglia Serie 4, almeno per i modelli caratterizzati dai motori a benzina. Il momento commerciale delle auto a due porte non è dei migliori, come si può desumere da quanto deciso da Audi, che ha soppresso la A5 Coupé e la A5 Convertible. Mentre Mercedes ha unito i modelli a due porte Classe C e Classe E creando la CLE Coupé e la CLE Convertible.
In un quadro di questo genere, non sorprende affatto che anche il futuro della XM sia incerto. BMW sta cercando di semplificare la sua offerta ICE e non solo a causa di una domanda che resta debole. Le sempre più severe normative sulle emissioni stanno spingendo le case automobilistiche a puntare con una forza crescente sulle auto elettriche. Dal 2025, l’obiettivo medio della flotta scenderà da 115,1 g/km a 93,6 g/km nell’Unione Europea. BMW si è mossa con molta accortezza in tal senso, acquisendo una crescente popolarità per la sua flotta green.
La road map, però, si va facendo sempre più accidentata. Il superamento delle emissioni, infatti, può costare molto caro, ovvero 95 euro per ogni g/km che oltrepassa la soglia indicata. Basta moltiplicare l’importo per il numero di auto vendute per capire a quali livelli possano arrivare le sanzioni. Questo è il motivo che spiega l’aggressività delle case automobilistiche nel cercare di conseguire i propri obiettivi.
Per quanto riguarda la BMW, l’azienda ha indicato un obiettivo ben preciso: entro la fine del decennio la metà delle sue vendite annuali devono riguardare veicoli elettrici. Il gruppo, per riuscire nell’intento, ha quindi messo mano alla sua gamma. In questa ottica, le auto ICE di nicchia sono quelle più vulnerabili. Proprio per questo l’avvio verso l’uscita della X4 a gas appare alla stregua di una decisione logica. Anche perché il sostituto, la X2, ha già provveduto a colmare il vuoto.