L’Europa, insieme ad altre regioni del mondo, sta cercando con determinazione di mettersi al riparo dalla crescente dipendenza dalla Cina, che oggi domina incontrastata nel settore delle tecnologie dell’elettrificazione dell’auto. I produttori cinesi sono riusciti a imporsi come leader globali, non solo strettamente sulle batterie, grazie a una capacità produttiva senza pari, tempi ridotti e costi estremamente competitivi.
Nonostante gli sforzi europei, competere con un colosso così strutturato risulta difficile. Tra le iniziative per fronteggiare questa situazione, il Parlamento Europeo ha recentemente annunciato incentivi economici per attrarre i produttori di batterie, ma queste misure potrebbero non bastare a ridurre l’influenza cinese.
Dal 2035, in base alla normativa europea, sarà praticamente impossibile acquistare automobili a combustione interna. Questa decisione si inserisce in una visione più ampia: fare dell’Europa il continente più ecologico al mondo, puntando su emissioni zero. Per raggiungere questo obiettivo, Bruxelles ha introdotto regole ambientali sempre più stringenti, non solo per i veicoli elettrici ma anche per la produzione di beni di consumo come elettrodomestici e dispositivi elettronici.
L’aumento dei requisiti ha fatto lievitare i costi di produzione e, di conseguenza, i prezzi dei prodotti. In un contesto già segnato dall’inflazione, acquistare un’auto oggi, sia elettrica che tradizionale, è più dispendioso che mai.
In questo contesto, la Cina si presenta con soluzioni tecnologiche avanzate e prezzi competitivi, consolidando ulteriormente la sua posizione. Le nuove tariffe imposte dall’Ue mirano a ridurre questa influenza, ma l’impatto sembra essere limitato. Per favorire la produzione locale, l’Europa ha stanziato un miliardo di euro per attrarre investimenti nel settore delle batterie. Tuttavia, l’accesso limitato a risorse minerarie interne e un quadro normativo complesso continuano a rappresentare ostacoli significativi.
La Cina, a differenza del contesto europeo, dispone di una filiera completa: materie prime, manodopera qualificata e infrastrutture industriali. Mentre grandi aziende come Volkswagen e Stellantis investono in fabbriche di batterie sul territorio europeo, la competitività generale resta bassa. Due colossi cinesi, CATL e BYD, dominano il mercato globale delle batterie, lasciando l’Europa ancora lontana dai loro livelli.