Lo scorso weekend Bugatti svelerà una serie di studi di design inediti nel corso di un incontro dedicato alla storia del marchio. Tali incredibili progetti (non stupisce dato il prestigio del marchio), insieme a materiali d’archivio, saranno esposti al pubblico l’8 e il 9 novembre presso il National Automuseum di Dietzhölztal, in Germania. La collezione include numerose Bugatti di rilevanza storica.
Le idee di design illustrano le diverse direzioni stilistiche considerate da Bugatti durante la sua era moderna all’interno del Gruppo Volkswagen. Tra queste, vi sono concept rimasti “inutilizzati” per il successore della Veyron e ipotesi di nuovi modelli. Tutte idee capaci di stupire come e di più dei modelli effettivamente arrivati su strada e agli occhi di appassionati e clienti.
Un esempio significativo è una proposta del 2008 per una moderna Bugatti Type 57 Atlantic coupé, un’auto leggendaria di cui esistono solo quattro esemplari prodotti tra il 1936 e il 1938, oggi capaci di arrivare a quotazioni a otto cifre nelle aste. Bugatti, però, scelse di proseguire con la Chiron, successore della Veyron.
Al meeting saranno esposti anche schizzi preliminari di design della Chiron, insieme a una proposta alternativa per il concept Vision Gran Turismo del 2015. La versione scartata ha un design radicalmente diverso, con parafanghi separati e un’aerodinamica più elaborata.
Bugatti ha esplorato anche l’idea di un omaggio moderno alla Type 35, una delle auto da corsa più celebri della sua storia. Due versioni di questo tributo vennero sviluppate nel 2015 e nel 2018: una futuristica auto da pista, simile a una bozza della Bugatti Bolide, e una roadster con ruote scoperte, che andava a ripercorrere il design originale della Type 35 adattandolo ovviamente a proporzioni e necessità più contemporanee.
Oltre a questi approfondimenti inerenti lo sviluppo della Chiron, il meeting offrirà una panoramica completa sulla storia di Bugatti, dalle sue origini con Ettore Bugatti fino alla rinascita degli anni ’90 sotto la guida dell’imprenditore italiano Romano Artioli. Non mancherà anche un momento per la collezione di 30 vetture Bugatti accumulate dall’appassionato Fritz Schlumpf, grande appassionato e collezionista che ha contribuito a mantenere vivo il mito del marchio in diversi decenni.