Quando si parla di Bugatti, l’esagerazione non è accettabile solo come un “effetto collaterale”, ma direttamente come un tratto distintivo. La nuova Bugatti Tourbillon, erede designata della leggendaria Chiron, continua questa tradizione con una cura maniacale per ogni dettaglio, anche il più nascosto.
Nonostante le consegne di Bugatti siano previste a partire dal prossimo anno, iniziano a emergere nuove curiosità grazie ai primi clienti impegnati nel personalizzare, sempre e solo a caro prezzo, le loro hypercar da sogno. Una delle ultime novità riguarda la iconica Speed Key, la “chiave segreta” che consente di sbloccare l’intero potenziale velocistico del veicolo.
Nella Bugatti Veyron e nella Chiron, questa chiave era discretamente collocata tra il sedile del pilota e il battitacco. Ma per la Tourbillon, con la sua monoscocca completamente in fibra di carbonio di nuova generazione, Bugatti ha ripensato tutto il layout dell’abitacolo. Ora, la Speed Key trova posto in un raffinato vano nascosto all’interno della console centrale, elegantemente integrata nella caratteristica linea a C che divide in due l’abitacolo.
Due sportellini si aprono rivelando un comparto rifinito in pregiata pelle scamosciata, con uno scomparto per lo stemma Bugatti e uno slot apposito per la chiave stessa. Una volta inserita, la Speed Key della Bugatti libera tutta la brutalità della Tourbillon, permettendole di toccare i 445 km/h. In sua assenza, la velocità è comunque impressionante e “limitata” a 380 km/h.
A spingere questo capolavoro c’è un impressionante motore V16 aspirato da 8,3 litri, capace di urlare fino a 9.000 giri/minuto e produrre 986 CV, a cui si sommano tre propulsori elettrici alimentati da un pacco batteria da 25 kWh, per una potenza totale di 1.775 CV. Chi investe milioni in un’auto così estrema, d’altronde, si aspetta prestazioni da record, e la Tourbillon promette di non deludere. La Speed Key, in questo club esclusivo, non è solo un accessorio, ma è il passaporto per entrare nel regno della velocità più spinta.
