In Cina fanno sul serio. Lo sappiamo noi e lo sanno, ancor più, le aziende occidentali, che cominciano davvero a temere l’avanzata del grande Paese asiatico. Ormai i tempi in cui la bassa qualità costruttiva ne frenava le velleità sono terminati. Grazie anche alla collaborazione di eccellenti professionisti europei e americani, il gap si è talmente assottigliato da apparire impercettibile o quasi. Oltre al prezzo sotto la media delle vetture realizzate nel Vecchio Continente (così come oltreoceano), Pechino beneficia del vantaggio competitivo maturato nelle vetture elettriche.
A differenza delle realtà tradizionali, le sue rappresentanti si sono sapute muovere in anticipo e sono in procinto di invadere in massa i nostri concessionari. Mentre scriviamo, la Commissione Europea deve ancora concludere l’indagine antidumping, avviata con l’obiettivo di impedire quanto accaduto nel ramo dei pannelli fotovoltaici. Le ingerenze della Repubblica del Dragone avevano allora piegato le start-up europee, incapaci di tenere sotto controllo le spese sugli stessi livelli delle rivali straniere. A furia di parlare della convenienza economica, sussiste, però, un pericolo: di dare per scontato che tutte le auto cinesi puntino sul low-cost. In buona parte ciò è vero, sia chiaro, tuttavia le eccezioni esistono, ad esempio quella di cui vi andremo ora a parlare.
Dopo aver debuttato nel 2023, BYD chiude l’anno con i primi showroom e un portafoglio prodotti comprensivo di ben quattro modelli, tra cui la berlina Seal. Che, a voler essere pignoli, invade le strade a ridosso del 2024. Se pensate che i progettisti vadano a ritmi compassati siete totalmente fuori rotta. Le notevoli risorse economiche le permettono, infatti, di bruciare le tappe e presto lancerà la Seal U, un mezzo a ruote alte mid-size. Dato il nome assegnato, immaginerete forse che sia direttamente imparentato con la Seal e avreste ragione. Andiamo allora a scoprire quali sono le novità di BYD per il 2024.
BYD Seal
Lunga 480 cm, con passo di 292 cm, la BYD Seal è un’elegante berlina, accogliente all’interno. Sotto il profilo estetico, ha una silhouette razionale e snella, votata all’aerodinamica, pari ad appena 0,219 Cx. Ispirato all’ambiente marittimo, il look (denominato “Ocean Aesthetics”) si caratterizza per le luci diurne dall’effetto “ondulato” e il tetto ribassato. I cerchi in lega da 19 pollici rientrano nelle misure standard del comparto: non troppo audaci.
Per quanto riguarda il vano bagagli, la vettura ha una capienza di 400 litri tondi tondi, mentre nel vano anteriore sono proposti 53 litri ulteriori. In merito alla tecnologia di bordo, il touchscreen da 15,4 pollici di diagonale segue il trend dell’ultimo periodo. Ormai gli schermi adibiti alla fruizione dei contenuti multimediali hanno, nella prevalenza della categoria almeno, raggiunto le dimensioni di un tablet per favorirne la fruizione. Manco a dirlo, la tecnologia è di alta qualità: sullo sviluppo dei software la Cina ha, infatti, accumulato un enorme know-how e la BYD Seal 2024 esprime tutto questo sapere.
Il salotto di bordo comprende due differenti display: uno è il quadro strumenti digitale da 10,25 pollici, l’altro un touchscreen da 15,6 pollici, ruotabile in orizzontale. Diversi comandi vengono convogliati intorno al selettore del cambio per avere sottomano i comandi necessari. L’illuminazione ambientale viene altresì garantita da un tetto panoramico in vetro spazioso. Il guidatore siede su un sedile sportivo regolabile elettronicamente e nemmeno i passeggeri posteriori hanno di che lamentarsi a riguardo, dato il generoso spazio. In merito ai sistemi ausiliari di guida, la lista delle funzionalità è lunga, comprensiva pure di frenata automatica d’emergenza, assistenza al mantenimento della corsia, avviso di collisione frontale e tanto altro ancora.
Gli eventuali aggiornamenti rilasciati dal produttore saranno scaricabili via etere (OTA, over-the-air). Quattro le modalità di guida: Eco, Normal, Sport e Snow. Al debutto, la BYD Seal 2024 conta due versioni, Design ed Excellence, entrambe dotate di batteria Blade con 172 celle e tecnologia LFP (litio-ferro-fosfato) da 82,5 kWh, per una percorrenza rispettivamente di 569 km e 529 km. La versione Design, in vendita a 46.890 euro, spinta da un motore elettrico singolo da 313 CV e 360 Nm di coppia, passa da 0 a 100 km/h in 5,9 secondi. La Excellence, offerta a 49.390 euro, alza il tiro: con 530 CV e 670 Nm, copre lo “zerocento” in 3,8 secondi, e ha la trazione integrale.
BYD Seal U
Uno dei “segreti” di BYD risiede nelle eccellenze contattate con trascorsi in compagnie premium di comprovata fama. Gli esterni portano la firma di Wolfgang Egger, in precedenza al servizio di Alfa Romeo, Audi, Lancia e Lamborghini. Degli interni se ne è, invece, occupato Michele Domenico Jauch Paganetti, ex uomo Mercedes. A dispetto di quanto talvolta si sente dire sui veicoli cinesi, pure la BYD Seal U 2024 è una proposta di elevata caratura. Benché talvolta si sentano opinioni differenti, siamo in presenza di una full electric con carattere in abbondanza. Qualora i sedili vengano ripiegati, il bagagliaio aumenta da 552 a 1.440 litri.
Se gli esterni riflettono a pieno l’essenza della Casa, adattandosi benissimo al portafoglio prodotti, gli interni sono un po’ di rottura. Certo, un occhio allenato ne riconoscerà (forse) la provenienza, ma tutto è più sottile. Ciò poiché le fattezze del volante e della plancia rispecchiano i gusti e le esigenze della clientela occidentale. A livello di dotazioni tecnologiche, il quadro strumenti digitale ha una diagonale di 8,8 pollici e il display rotante da 15,6 pollici, adibito alla fruizione dei contenuti multimediali. Ha una forma di diamante il tunnel centrale, contraddistinto da un selettore del cambio e pulsanti collocati intorno. Le ragioni sono le stesse sopra evidenziate, quando parlavamo della BYD Seal: ridurre al minimo le possibilità di distrazione del conducente. Per un tocco di sofisticatezza, un motivo a rombi abbellisce i sedili trapuntati.
Con un nome del genere (“seal” significa “oceano” in inglese), troviamo un ovvio richiamo al mondo subacqueo, nello specifico attraverso il rivestimento azzurro con texture in pelle. I vani portaoggetti, pratici e facili da trovare, aggiungono ulteriore spazio a bordo. Ma veniamo ora ai powertrain: sia la versione Comfort sia quella Design hanno un propulsore da 218 CV di potenza, ma cambia la batteria, sempre Cell-to-Body con celle LFP di tipo “blade”. Difatti, se la prima ha una capacità di 71,8 kWh per una percorrenza di 420 km, la seconda sale a 87 kWh e 500 km.
Alla pari della sorella Seal, la BYD Seal U 2024 è ricaricabile a corrente alternata fino a 11 kW o a corrente continua fino a 150 kWh. Inoltre, consente di ricaricare i device esterni fino a 3 kW mediante il sistema V2L (Vehicle-to-grid). Finora non sono stati rivelate le specifiche sulle prestazioni: saranno indicate in prossimità del lancio ufficiale, che dovrebbe aver luogo nella seconda metà del nuovo anno. Si prevede un prezzo d’accesso tra i 50 e i 55 mila euro.