Non possiamo nasconderci che l’obiettivo italiano di aumentare la produzione automobilistica nazionale oltre il milione di veicoli all’anno sia piuttosto complicata da realizzare. Non solo per motivi legati alla produzione ma anche a causa delle crescenti difficoltà del settore. La situazione di Stellantis presso lo stabilimento di Mirafiori è critica, la domanda del mercato per la Fiat 500e fatica a decollare. Un quadro che, per l’Italia, si complica con il rifiuto di grandi investitori.
Faticano a entrare in gioco accordi con costruttori esteri, su tutti i due importanti marchi cinesi, BYD e Chery, che hanno esportato ed esportano (oltre che costruire) in tutto il mondo. In particolare, quest’ultima ha scelto la Spagna come sede per il suo primo impianto europeo.
Recentemente, si è parlato anche di un possibile secondo stabilimento europeo di BYD, con il primo che è stato piazzato in Ungheria. Sembra che anche per questo colosso cinese le trattative con l’Italia non riprenderanno. BYD, infatti, sarebbe in una fase già ben avviata per un investimento in Turchia. Secondo quanto riportato da Automotive News Europe, Fatih Kacir, ministro turco dell’Industria e della Tecnologia, ha spiegato che il Governo turco sta già trattando sia con BYD che con Chery per ingenti somme di denaro per stabilimenti nel Paese.
La Turchia, infatti, non a caso potrebbe diventare uno snodo strategico per le case automobilistiche cinesi, che in questo modo potrebbero sfruttare l’accordo doganale tra la Turchia e l’Unione Europea per aggirare i dazi che l’Ue intende imporre alle auto elettriche cinesi. L’hub turco è quindi il cavallo (di Troia) giusto su cui puntare per le grandi aziende cinesi?
Il Governo turco, d’altronde, cerca da tempo di sfruttare la posizione strategica del Paese, tra Asia ed Europa (Eurasia), per attirare investimenti da case automobilistiche cinesi e non solo. Dopo i colloqui con il Governo italiano, sia BYD che Chery potrebbero comunque optare per la Turchia.
Si è parlato nella stampa internazionale di un eventuale ingresso di Dongfeng, partner di Stellantis, tra i prossimi importanti investitori in Italia, ma non ci sono state ulteriori novità. Serviranno diversi colloqui e interlocuzioni approfondite prima che il Governo italiano riesca a convincere entro il 2024 una casa automobilistica estera a produrre nel Belpaese.