Dopo che abbiamo dato notizia della crisi delle auto Toyota alimentate a idrogeno e le attività dell’azienda italiana Gervasoni nello sviluppo di iniettori per i motori a idrogeno ci occupiamo di quanto sta facendo Bosch, il celebre colosso tedesco da tempo impegnato anche in questo settore.
Bosch a lavoro sul futuro dell’idrogeno
Sono diverse le attività e i progetti su cui Bosch sta lavorando per contribuire a raggiungere la neutralità climatica. E in questo ambizioso obiettivo l’idrogeno svolge un ruolo cruciale all’interno delle strategie dell’azienda. Bosch si sta impegnando non solo nelle applicazioni pratiche derivate dall’impiego dell’idrogeno come combustibile per le auto ma anche per la costituzione di una filiera dell’idrogeno solida e conveniente. Che è un po’ quello che è mancato in California alle auto Toyota e che ha generato non poche polemiche (e contenziosi legali).
Tra i progetti più rilevanti su cui sta lavorando Bosch troviamo le celle Sofc, le celle a combustibile stazionarie a ossidi solidi. Si tratta di una soluzione tecnologica che consente di ottenere un’efficienza che nel complesso supera l’85%. Al momento siamo ancora nel campo delle sperimentazioni e le prime commercializzazioni, anche se inizialmente su circa 60 impianti pilota, non avverrà prima del prossimo anno. Uno degli impianti che dovrebbe ricevere questo tipo di tecnologia è quello di Salzgitter in Germania, l’Hydrogen Campus, nel quale Bosch nell’impianto di fornitura energetica dello stabilimento ha previsto dieci sistemi di celle a combustibile a ossidi solidi (Sofc).
Tra gli aspetti interessanti di questo progetto c’è il know-how e la tecnologia di Bosch con la quale la multinazionale tedesca si occuperà della fabbricazione di tutti i componenti. Tra l’altro l’unità per i macchinari speciali impiegata da Bosch fornirà più della metà delle attrezzature che si renderanno necessarie per la costruzione di queste celle Sofc.
Parallelamente alla produzione delle celle Bosch è impegnata nello sviluppo dell’infrastruttura H2 dedicata all’idrogeno come combustibile delle auto. In modo particolare, grazie a Bosch Rexroth, da anni si lavora su sistemi e tecnologie per il funzionamento di compressori a pistoni compatti che siano efficienti e richiedano una bassa manutenzione. Questi sono i compressori che fanno parte delle stazioni di ricarica permettendo che l’idrogeno venga compresso sul posto fino a 900 bar. Similmente grande contributo arriva dai sistemi di azionamento elettroidualici per i compressori a pistoni che permettono il controllo della potenza in base alla singola esigenza.
Queste solo alcune delle novità su cui Bosch sta lavorando per introdurre e diffondere l’idrogeno come combustibile per le auto.