Carlos Sainz costretto agli straordinari dopo il GP di Monza: vediamo perché

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Il pilota della Ferrari è stato coinvolto in un tentativo di rapina, per fortuna concluso senza conseguenze di alcun genere
Carlos Sainz

Dopo aver conquistato la pole position e aver a lungo duellato con le Red Bull di Verstappen e Perez nel corso del Gran Premio di Monza, Carlos Sainz ha anche dovuto fare gli straordinari, in un fine settimana estremamente intenso.

Una coppia di ladri, infatti, ha pensato bene di approfittare del bailamme che caratterizza il dopo corsa per rubare un orologio Richard Mille, il cui valore è stimato intorno ai 315mila dollari. Uno “sfortunato incidente”, come è stato definito dal pilota della Ferrari su X (ex Twitter), che è però rientrato ben presto.

È stata la Gazzetta dello Sport a spiegare cos’è accaduto intorno alle 20:30 di domenica. Secondo il giornale sportivo, infatti, Sainz sarebbe stato preso di mira dai due rapinatori mentre si trovava all’esterno dell’hotel Armani di Milano. Alla scena hanno però hanno assistito il suo manager e un membro del suo staff, i quali hanno deciso prontamente di porsi all’inseguimento dei rapinatori. Nella loro missione sono stati assistiti da alcuni passanti che sono intervenuti bloccandoli e permettendo la pronta restituzione dell’orologio al legittimo proprietario. Naturalmente la vicenda si è conclusa con la consegna dei due malviventi alle forze di polizia e la notifica di quanto avvenuto sul profilo X di Sainz.

Carlos Sainz X

Carlos Sainz non è il primo pilota di Formula 1 ad essere vittima di episodi analoghi

Occorre a questo punto sottolineare come Carlos Sainz non sia il primo pilota di Formula 1 ad essere vittima di un episodio di questo genere. Lo hanno infatti preceduto Lando Norris e Charles Leclerc.

Il primo è stato involontario protagonista di una rapina avvenuta all’interno dello stadio di Wembley, nel corso di una gara del campionato europeo di calcio del 2021. Bloccato dai malviventi il pilota della McLaren fu costretto a consegnare il suo Richard Mille, il cui valore si aggirava intorno ai 176mila dollari. Un furto andato a termine senza che l’interessato sia mai rientrato in possesso del suo orologio.

Molto meglio è andata invece a Leclerc, che ha pensato bene di rendere assolutamente spettacolare le operazioni di recupero del maltolto. L’episodio che lo ha visto coinvolto è avvenuto lo scorso anno, quando il compagno di squadra di Sainz aderì all’invito di due presunti fan per lo scatto di un selfie. Quando i due rapinatori passarono ai fatti, Leclerc decise di mettersi sulle loro tracce utilizzando la sua Ferrari 488 Pista. Al termine di un inseguimento riuscì quindi a recuperare un Richard Mille unico nel suo genere, del valore pari a circa 2 milioni di dollari

Il tentato furto ai danni di Leclerc

La vicenda relativa a Leclerc fu poi immortalata dai Carabinieri, anche in questo caso su X, calamitando la curiosità di un gran numero di appassionati della Formula 1. Se, infatti, inizialmente si era pensato che fosse stato lo stesso pilota a recuperare direttamente la refurtiva, con il trascorrere delle ore si è invece capito che, giustamente, Leclerc si era invece attivato per avere informazioni.

Una volta ottenute quelle relative alla targa del SUV che si era incaricato di rilevare l’orologio dai due rapinatori e condurlo al sicuro, Leclerc le aveva passate ai Carabinieri. Gli stessi che, a loro volta, si sono poi incaricati di perquisire l’abitazione di uno dei sospettati, trovando due orologi di valore. Un finale che, comunque, potrebbe rivelarsi meno gravido di conseguenze per i malviventi rispetto a quello che ha caratterizzato il taglio di uno specchietto su una Ferrari, di cui si è discusso nei giorni passati.

Naturalmente gli episodi in questione hanno attirato l’attenzione di un gran numero di persone, proprio in considerazione della notorietà degli interessati. Oltre che del valore degli orologi sottratti di volta in volta. Sotto questo punto di vista, proprio la Formula 1 è ormai da tempo teatro di una vera e propria sfida, quella messa in campo da TAG Heuer Richard Mille, Rolex e Hublot, per comparire al polso dei suoi assi o coi propri loghi sui vari circuiti.

Proprio Richard Mille, per effetto del suo collegamento con Ferrari e McLaren, sta però giovandosi nella maniera più rilevante del suo rapporto con il più famoso torneo automobilistico a livello globale. Basta in effetti fare una rapida panoramica sui social per notare il particolare accento con cui le notizie relative ai piloti delle due case sono state accolte. Per quanto riguarda in particolare Leclerc, comunque, il modello da lui adottato è un RM 67-02, in carbonio TPT e caratterizzato da un peso pari ad appena 32 grammi, bracciale incluso.

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