Abbiamo più volte parlato delle hypercar, come negli esempi più recenti del modello BYD, della Nilu27 e dell’Aston Martin Valkyrie LMH, a conferma di un settore particolarmente pieno. Ma per alcuni analisti lo è troppo, tanto che c’è rischio di saturare il mercato con la conseguenza che queste supercar potentissime iniziano a diventare meno uniche ed esclusive.
Il mercato delle hypercar
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Nel settore delle hypercar operano marchi storici ma anche brand, come Cadillac, che vogliono entrare in questo segmento. Un mercato, quello delle hypercar, nato verso la fine degli anni Novanta e che ha dovuto attendere solamente il 2005 per avere un successo e una notorietà importante. È del 2005, per esempio, la Bugatti Veyron. Se nel corso di questi vent’anni Bugatti, così come Koenigsegg e l’italiana Pagani sono considerate le antesignane di quest’industria oggi sono tantissimi i brand che si cimentano, anche senza esperienza, in questo settore.
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Un aspetto interessante è che tutti coloro che tentano di ripercorrere il successo dei marchi storici del settore lo fa con modelli poco creativi, per molti aspetti con un design simile e prevalentemente concentrati sull’incremento di potenza che rivelandosi eccessivo per la messa su strada sembra essere più una questione numerica fine a sé stessa che il desiderio di costruire una vettura degna di questo nome.
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Questa insistenza verso le hypercar e le supercar è motivata anche dai numeri da capogiro del fatturato dei brand tradizionali che confermano un business in grande espansione. Lo scorso anno è stato uno dei più redditizi del settore. Tanto che marchi come Ferrari, Aston Martin, Lamborghini, Bugatti e Lotus non fanno in tempo a lanciare un modello che gli ordini esauriscono la produzione prima che questa sia effettivamente iniziata.
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Ecco quindi che diversi miliardari pensano di poter investire in questo settore. Anche avvalendosi di render e progetti 3D che non hanno uno sviluppo tecnico adeguato per realizzare auto per la guida, ma sufficienti per trovare gli investitori. Ma è un tipo di scelta di business che poi non paga.
Non mancano gli esempi positivi, ma rischiano di passare inosservati o non emergere come dovrebbero proprio per l’aumento di brand con nessuna (o quasi) storia che stanno snaturando il mercato e rendendo queste auto molto meno speciali di come dovrebbero.