Con una dichiarazione storica, la Commissione Europea ha annunciato l’apertura di indagini sulla Cina, per stabilire se rispetti o meno il libero mercato. La Presidentessa dell’organo comunitario, Ursula von der Leyen, si è in particolare soffermata sui presunti sussidi erogati da Pechino in favore delle proprie aziende operanti nel Vecchio Continente. Secondo la tesi dell’accusa, ciò le sosterrebbe finanziariamente, dando loro un vantaggio competitivo sulle realtà locali, con l’intenzione di eliminarle. Mentre la parte accusata smentisce tutto, gli emissari dell’UE sono sul punto di approdare nel grande Paese asiatico.
Cina: la Commissione Europa accelera sulle indagini
La visita servirà a stabilire se la tesi sostenuta dalle compagnie costituisca o meno la verità. Dopo aver ricevuto varie pressioni dai governi europei, in primis quello della Francia, presto le investigazioni prenderanno il via. Stando alle ultime informazioni, l’esame riguarderà costruttori come BYD, Saic e Geely, sempre più orientati verso le mire internazionali. Invece, le esponenti del Vecchio Continente presenti pure nello Stato asiatico saranno tralasciate, almeno per ora. Possono tirare, così, un sospiro di sollievo marchi del calibro di BMW, Tesla e Renault. Nella Repubblica del Dragone nascono alcune delle vetture elettriche leader delle vendite mondiali, tra cui la Tesla Model Y, assoluta mattatrice del 2023, complice la guerra dei prezzi avviata da Elon Musk.
Insieme alla Model 3, nasce infatti presso la Gigafactory di Shanghai il fiore all’occhiello della sua produzione. Presso il complesso, un veicolo vede la luce ogni 40 secondi, costituendo un record finora ineguagliato (e forse ineguagliabile a stretto giro). Durante il 2025 vedrà la luce pure la Model 2, un esemplare a zero emissioni low cost, già definito da Musk “rivoluzionario”. Forte di un prezzo intorno ai 25.000 euro, la futura new entry ha delle ottime credenziali, viste le cifre attualmente fissate nel comparto. Se ci atteniamo agli esemplari disponibili in Europa, pochissime realtà riescono oggi a fare di meglio.
La low cost per eccellenza resta la Dacia Spring, con i suoi 21.000 euro circa, davanti alla Renault Twingo, con 22.000 euro. Dunque, troviamo una macchina di Stellantis, vale a dire la Citroen e-C3, presentata negli scorsi mesi dalla Casa del Double Chevron, che senza falsa modestia, ha sottolineato di essere riuscita a lanciare a 23.900 euro evitando di appoggiarsi alla Cina. Nel corso del 2025, sempre il brand francese dovrebbe proporre un’entry level da 20 mila euro, la stessa soglia prefissata da Volkswagen per la mormorata ID.1, a quanto pare destinata a prendere il posto lasciato vacante dalla Up.