Stiamo osservando, mese dopo mese, le sfide, le opportunità, ma anche le difficoltà, della rivoluzione che l’industria dell’auto sta affrontando in fatto di elettrificazione. Dalle batterie per le auto elettriche alla ricerca di materie prime, dall’ottimizzazione dei propulsori elettrici alla continua innovazione sul versante ibrido, l’industria dell’auto sta promuovendo la sfida della “nuova mobilità”. Un problema che si sta cercando di risolvere al meglio è quello dell’infrastruttura di ricarica, banalmente, le colonnine, la vita (letteralmente) del traffico elettrificato.
La transizione verso la mobilità più sostenibile è una priorità per molti governi europei, compreso quello italiano. Molti investimenti in questa direzione, infatti, stanno crescendo in modo significativo. Per garantire una diffusione capillare delle auto elettriche sulle nostre strade, è indispensabile disporre di molte colonnine, in poche parole di un’infrastruttura solida, funzionante, adeguata. La rete capillare di colonnine di ricarica pubbliche è fondamentale.
L’infrastruttura deve essere in grado di soddisfare le esigenze dei veicoli a zero emissioni, in aumento soprattutto nell’ultimo anno. Proprio su questo fronte emerge un problema: circa il 18% delle colonnine di ricarica che si trovano già installate in Italia non è ancora operativo. Insomma, sono di fatto inutilizzabili per i possessori di auto elettriche.
Attualmente, in Italia ci sono 56.992 colonnine di ricarica pubbliche, un numero che è certamente destinato a crescere. Solo nell’ultimo anno, ne sono state installate 11.782, un incremento importante e necessario rispetto ai dodici mesi precedenti. Negli ultimi due anni, d’altronde, i punti di ricarica pubblici sono praticamente raddoppiati.
Da sottolineare, però, un dato allarmante: persiste una notevole disparità geografica. Il 58% delle colonnine è concentrato nelle regioni del Nord, mentre solo il 23% si trova nelle regioni del Sud e nelle isole, e il restante 19% nel Centro Italia. Non promette bene, anche questa volta, la scelta italiana nell’impegno sul territorio in fatto di infrastruttura di ricarica.
Le colonnine di ricarica, intanto, stanno diventando sempre più comuni anche nelle aree di servizio, con il 41% di queste che ora ne dispone, e anche questo numero è destinato a crescere. Grazie ai fondi del PNRR, si prevede che entro il 2025 verranno installate circa 41.000 nuove stazioni di ricarica in tutto il territorio nazionale. Tuttavia, sebbene il numero di colonnine pubbliche in Italia sia in costante aumento, il nostro Paese rimane indietro rispetto ad altri Stati membri dell’Unione Europea rimanendo ancora nelle ultime posizioni rispetto agli altri Paesi europei.