A partire da gennaio, la Commissione europea darà ufficialmente il via al cosiddetto Dialogo strategico sul futuro dell’industria automobilistica. L’iniziativa, annunciata dalla presidente Ursula von der Leyen, mira a sviluppare soluzioni rapide e mirate per sostenere un settore cruciale per l’economia europea, oggi come non mai al centro di una trasformazione epocale.
“L’industria automobilistica è un vanto per l’Europa e un pilastro della sua prosperità”, ha dichiarato la presidente della Commissione, sottolineando il ruolo strategico del settore nell’innovazione, nella creazione di milioni di posti di lavoro e come primo investitore privato in ricerca e sviluppo.
“Dobbiamo sostenere questa industria nella profonda transizione che ci attende e garantire che il futuro dell’automobile resti europeo”. Il Dialogo strategico promosso a partire dall’inizio del prossimo anno dalla Commissione si concentrerà su aspetti chiave come la promozione dell’innovazione tecnologica, il rafforzamento della digitalizzazione e l’integrazione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e la guida autonoma.
Sarà inoltre prioritario sostenere la decarbonizzazione del settore, in linea con gli ambiziosi obiettivi climatici dell’Unione, e affrontare questioni sociali, quali posti di lavoro e sviluppo delle competenze. Il processo includerà anche la semplificazione del quadro normativo per facilitare la competitività globale del comparto.
L’iniziativa vedrà la partecipazione di rappresentanti dell’intera filiera, dalle case automobilistiche ai fornitori di infrastrutture, passando per sindacati e associazioni di categoria. I risultati di questa collaborazione culmineranno in raccomandazioni strategiche per un’azione concertata a livello europeo.
A dare seguito a queste dichiarazioni che annunciano questo (si spera) proficuo Dialogo strategico, le dichiarazioni del Cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha sottolineato l’urgenza di interventi coordinati per sostenere la produzione di veicoli elettrici e la modernizzazione del settore.
Scholz ha richiesto un approccio condiviso, ribadendo la necessità di evitare sanzioni che “potrebbero ostacolare gli investimenti nelle tecnologie emergenti”. Per il Cancelliere tedesco, primo interessato di una situazione pesantissima per Volkswagen nel suo Paese, è importantissima “una strategia comune per affrontare le sfide dell’industria dell’acciaio”, anche rilanciando una “conferenza europea dedicata”.