Cosa ne sarà delle auto quando smetteranno di ricevere aggiornamenti?

Daniele Di Geronimo Autore
Un’analisi dell’invecchiamento delle auto lato software e la consapevolezza che il settore deve assumere.
Futuro software auto

Forse non ci abbiamo mai pensato, ma l’evoluzione delle automobili per cui sono diventate dei veri e propri computer ci porta di fronte a una sfida: cosa succederà quando finiranno di ricevere aggiornamenti? Rispetto agli smartphone, infatti, che ricevono aggiornamenti oltre la loro durata media di possesso il discorso si ribalta completamente per le automobili che non vengono sostituite ogni 2-3 anni come avviene per gli smartphone. Le auto durano in media anche 10-20 anni e le cose cambiano notevolmente.

La nuova sfida dell’industria automobilistica

Tecnologia software auto

La tecnologia a bordo delle auto è iniziata molto prima della diffusione “di massa” delle auto elettriche. Negli Stati Uniti diversi proprietari di auto a marchio Volkswagen (auto costruite tra il 2014 e il 2019) non hanno potuto più accedere al servizio Car-Net delle proprie vetture. Il servizio Car-Net, ricordiamolo, prevede funzioni importanti come l’avvio da remoto, l’assistenza in caso di emergenza, le notifiche in caso di incidenti e altre funzionalità di questo tipo. Motivo dell’impossibilità di accedere al servizio è la fine del servizio 3G erogato dalla società cui Volkswagen si appoggiava per queste automobili.

Tecnologia auto

In questi anni Volkswagen non ha previsto un ripristino delle funzionalità e oggi una vettura anche con soli 5 anni di anzianità è per molti aspetti inutilizzabile e non è possibile venderla per la perdita enorme di valore. Il problema non è solo di Volkswagen, ma anche i veicoli Nissan e Hyundai risalenti al 2019 hanno perso a partire dal 2022, sempre per l’abbandono dello standard di comunicazione 3G, alcune delle loro funzionalità.

Software auto

Il problema non è limitato al passato: nel Regno Unito circa 3000 proprietari di Nissan Leaf ha ricevuto comunicazione ufficiale che avrebbero perso l’accesso ai servizi connessi dopo che il Regno Unito ha deciso di bloccare (perché vetusto e non più sicuro) lo standard 2G. Oggi che le automobili sono quasi più software che meccanica (e così vengono pubblicizzate dalle rispettive case madre) è necessario che si ripensi il modo in cui le case automobilistiche gestiscano il problema.

Servizi software auto

Facendo il confronto con gli smartphone questi mediamente ricevono aggiornamenti fino a 8 anni dopo la loro presentazione. Google e Apple, tanto per fare un esempio, rilasciano aggiornamenti per i loro sistemi operativi fino a 7 anni dopo il rilascio della versione. Questo arco temporale però non è sufficiente per le automobili. Sia perché queste durano mediamente molto di più e l’innovazione tecnologica è più lenta rispetto a quella degli smartphone sia perché il costo di un telefono cellulare è nell’ordine di qualche centinaia di euro (o di dollari) e non migliaia.

Innovazione software auto

Questa è una sfida interessante per il settore automobilistico che sta, anche grazie all’elettrificazione, conoscendo un periodo potenzialmente molto favorevole. Non mancano le criticità e quella degli aggiornamenti software non è delle più marginali. Anche considerando come sempre più spesso la dimensione software sarà centrale nelle automobili e non solo legata a elementi “accessori” come quelli dell’infotainment. Le automobili del presente e del futuro si guidano con un software, si interagisce con loro con un software e molti dei sistemi di sicurezza poggiano le loro basi sempre su un software.

A oggi non sembra esserci troppa consapevolezza delle implicazioni future di questo problema e molte case automobilistiche, anche contro l’apprezzamento degli utenti, stanno puntando molto su servizi software aggiuntivi accessibili previo pagamento di un abbonamento. Gli analisti e gli addetti ai lavori si attendono più chiarezza dalle case automobilistiche per un elemento che potrebbe rivelarsi cruciale e per il quale gli utenti hanno il diritto di sapere fino a quando potranno utilizzare l’automobile così come pensavano di poterlo fare al momento dell’acquisto.

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