Quello delle infrastrutture delle auto elettriche è uno dei principali problemi che sta frenando il settore tanto che in molti stanno avendo ripensamenti e tornerebbero volentieri a un’auto diesel o benzina. Nel frattempo, come testimoniato dal rapporto di Motus-E (qui la versione 2023 del medesimo rapporto), nel nostro Paese cresce il numero delle colonnine di ricarica. Facciamo il punto della situazione tenendo conto anche dei problemi dei blackout e delle segnalazioni per cui molte delle colonnine non funzionano.
La fotografia delle colonnine di ricarica in Italia
Al 30 giugno 2024 i punti di ricarica a uso pubblico presenti in Italia sono precisamente 56.992. Da inizio anno ne sono state aggiunte 6.314 di cui quasi tremila (2.828 per l’esattezza) solamente nell’ultimo trimestre. Rispetto allo scorso anno l’aumento dei punti di ricarica è stato significativo registrano l’installazione di quasi 12mila colonnine in più (11.782). Rispetto al 2022 il numero delle colonnine è addirittura raddoppiato passando da poco meno di 31mila (30.704) a 56.992 di oggi.
Di queste 56.992 colonnine di ricarica il 58% sono collocate nel Nord Italia. Le rimanenti sono nel Sud Italia e Isole (22%) e nel Centro Italia (20%) fotografando l’ennesima differenza strutturale esistente sul territorio nazionale. Le regioni con più punti di ricarica sono la Lombardia (10.902), il Piemonte (5.775), il Lazio (5.641), il Veneto (5.508) e l’Emilia-Romagna (4.720). L’aumento maggiore si è registrato in Lombardia che nell’ultimo anno ha installato 3.245 nuove colonnine di ricarica.
In termini di potenza 46.554 colonnine di ricarica delle 56.992 presenti in Italia hanno una potenza inferiore ai 50 kW. Ci sono invece 7.154 punti di ricarica con potenza fino a 149 kW, mentre 3.284 hanno potenza uguale o maggiore ai 150 kW. Interessante il dato per cui nell’ultimo anno il 45% delle colonnine di ricarica installate è di tipo veloce e ultra-veloce.
In autostrada i punti di ricarica sono 963 rispetto ai 657 del 2023 e i 235 del 2022. Anche in questo caso prevale la tipologia veloce (85%) con il 62% che supera i 150 kW di potenza. A oggi solo il 41% delle aree di servizio presenti in autostrada prevede la presenza di un’infrastruttura per la ricarica delle auto elettriche.
Nonostante i numeri apparentemente positivi il rapporto di Motus-E evidenzia come la crescita dell’infrastruttura delle colonnine delle auto elettriche ha registrato un lento rallentamento.