Cupra Terramar 2024, tutti i dettagli: esterni, interni, tecnologia, prezzi, uscita

Ippolito V
La Cupra Terramar 2024 arriverà con l’ambizione di essere l’ammiraglia del giovane marchio premium spagnolo.
Cupra Terramar 2024

Quando è nata, Cupra sembrava una scommessa molto azzardata per la maggior parte delle persone. Come poteva emergere un marchio sportivo da una costola di Seat? Tuttavia, è ciò che è accaduto e con risultati eccellenti. Dopo aver condiviso le auto della casa madre, l’azienda ha sviluppato una propria identità, e con la Cupra Terramar 2024 cercherà di fare la differenza. Riuscirà a soddisfare le aspettative? Questo modello sembra avere ottime credenziali per conquistare il mercato e generare profitti considerevoli.

I SUV di grandi dimensioni sono molto popolari tra il pubblico e apprezzati dagli appassionati. La Terramar ricoprirà il ruolo di ammiraglia, e i sostenitori sono ansiosi di scoprire cosa riserva il futuro. Alla luce dei successi passati, sembrano esserci tutti gli elementi necessari per ottenere nuovamente un grande successo. Nel corso dei prossimi paragrafi esamineremo i dettagli del design, iniziando dall’aspetto esterno. Grazie alle anteprime condivise dall’azienda, abbiamo già un’idea dell’aspetto della prossima new entry nel listino. Alcuni rivenditori selezionati, in particolare quelli con maggiori volumi di vendita e vicini ai produttori, hanno avuto il privilegio di ammirare il modello in anteprima.

In secondo luogo, esamineremo gli interni, sia in termini di dotazioni di bordo sia dello spazio offerto ai passeggeri. Questi sono aspetti cruciali in grado di influenzare la scelta dei potenziali acquirenti tra un’auto e la sua concorrente diretta. Infine, parleremo delle opzioni di motorizzazione e dei prezzi. In linea con la breve storia del marchio, ci aspettiamo delle sorprese interessanti.

Cupra Terramar 2024: gli esterni

Cupra Terramar 2024

Iniziamo dalle basi: sebbene la Cupra Terramar 2024 coltivi ambizioni significative, i progettisti manterranno un approccio realistico. Ciò significa che l’ottimizzazione dei costi di produzione avrà una notevole importanza. La vettura rimarrà improntata alla pragmaticità, avendo già ottenuto un buon riscontro nelle concessionarie. Per quanto riguarda la piattaforma, la scelta ricadrà sulla MQB del Gruppo Volkswagen, la stessa utilizzata dall’Audi Q3. La ragione è abbastanza evidente: cercare economie di scala. Anche se Cupra aspira a un posizionamento superiore rispetto a Seat, deve comunque rispettare le logiche del profitto, e condividere le risorse del gruppo proprietario contribuirà a contenere i costi.

La creazione di una piattaforma completamente nuova sarebbe stata un eccesso, quindi le parti preferiranno procedere con cautela. Senza mai andare oltre le proprie possibilità, cercheranno di ottenere il massimo dai loro sforzi. Per quanto riguarda le dimensioni, sarà subito evidente su strada grazie ai suoi 4,5 metri di lunghezza. Ciò comporterà chiari vantaggi in termini di spazio, ma torneremo su questo aspetto in seguito. Nel frattempo, è importante notare che sarà un’ottima scelta per le famiglie numerose. Se avete intenzione di intraprendere un viaggio verso una meta turistica, la Cupra Terramar 2024 sarà un compagno ideale.

Le linee, affilate e decise, avranno un forte impatto soprattutto sugli appassionati di lunga data. Le fiancate confermeranno l’essenza maschile del veicolo. I fari anteriori, probabilmente a LED, richiameranno il design della Formentor. A prima vista sarà in grado di suscitare emozioni in chiunque lo guardi. Inoltre, numerosi dettagli di colore valorizzeranno l’identità del veicolo. Anche se non si distinguerà per l’estro, conferirà un senso di sobrietà complessiva.

Gli interni

Qualcosa è già stato accennato in precedenza riguardo all’abitacolo. Proviamo ora a esaminare più approfonditamente l’ambiente offerto dalla Cupra Terramar 2024 agli occupanti. È improbabile che subirà molte modifiche per ragioni di efficienza e di gradimento del pubblico. Le scelte effettuate finora dal team di sviluppo hanno sempre portato a risultati soddisfacenti; quindi, sembra poco sensato apportare una rivoluzione. Non è necessario forzare la mano, poiché farlo potrebbe avere l’effetto contrario e deludere i fan.

Dalle specifiche dei poggiatesta integrati alla strumentazione, molto probabilmente si trarranno ispirazioni dalle soluzioni precedentemente adottate dalle vetture simili. I rappresentanti ufficiali non hanno fornito molte informazioni in questo senso e sveleranno di più quando sarà il momento opportuno. Tuttavia, alcune anticipazioni includono l’uso dei fari a LED, un quadro strumenti digitale, un sistema di infotainment con un ampio touchscreen e una connettività di alto livello, con supporto sia per Apple CarPlay sia per Android Auto. Data l’ampio utilizzo degli smartphone nell’attuale epoca, il reparto informatico sta svolgendo un lavoro certosino, in linea o persino superiore alle controparti rivali.

Passando ora alla suite dei sistemi di sicurezza, ci aspettiamo che sia di altissimo livello. Anche se è presto per fare previsioni dettagliate sulle tecnologie specifiche, riteniamo che la cura dei dettagli sarà una priorità. Ci aspettiamo che il livello di guida autonoma raggiunga almeno il grado 2, situandosi in linea con quanto offerto attualmente solo da Mercedes-Benz, che in alcune parti degli Stati Uniti ha ottenuto l’approvazione per il livello 3. Infine, pensiamo che ci sarà una vasta gamma di optional tra cui scegliere, dalla selezione di colori per la carrozzeria all’uso di materiali nell’abitacolo e, chissà, potrebbe essere inclusa anche un sistema audio di alta qualità sviluppato da un leader del settore.

Cupra Terramar 2024: motori e prezzi

La Cupra Terramar sarà prodotta presso l’impianto Audi di Gyor, dove ha sede la produzione della Q3, e dovrebbe arrivare nei concessionari nel 2024. La data esatta di lancio verrà comunicata dal produttore stesso, a meno che non preferisca mantenerla come sorpresa.

L’utilizzo della piattaforma MQB EVO permetterà di offrire diverse opzioni di motorizzazione. Più in dettaglio, è stato rivelato che saranno disponibili motori a benzina, diesel e ibridi plug-in. Questo rappresenterà il fulcro di una gamma attenta sia al consumo sia alle emissioni di anidride carbonica nell’ambiente. A seconda del tipo di motore, alcune versioni avranno la trazione anteriore o integrale, mentre la trasmissione potrà essere manuale o automatica a sette marce.

La versione ibrida plug-in, oggetto di particolare interesse, includerà un motore a benzina turbo a quattro cilindri supportato da uno o due moduli elettrici. Per quanto riguarda la batteria, ci si aspetta un’autonomia di circa 100 km in modalità completamente elettrica. In termini di prestazioni, la potenza complessiva supererà i 300 CV e rappresenterà il top di gamma almeno inizialmente. Al debutto, invece, sembra che non ci siano piani per una versione completamente elettrica.

Riguardo ai prezzi, è difficile fare ipotesi. Tuttavia, per le versioni con motorizzazioni tradizionali, ci si aspetta che il modello di base possa essere venduto a circa 40 o 45 mila euro. In quanto ammiraglia premium, la variante ibrida plug-in supererà probabilmente i 50 mila euro. Ci si attende una forte competizione con modelli come il Peugeot 3008 e l’Hyundai Tucson.

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