Cybertruck: in Europa, prime indiscrezioni su disponibilità

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A renderla necessaria la differente conformazione delle strade estere
Cybertruck Tesla

Il Cybertruck di Tesla sin dal suo debutto sul mercato ha suscitato sentimenti contrastanti e accese discussioni. Ammirato e odiato con eguale intensità, il pick-up elettrico da lavoro della casa statunitense ha dato modo ai media di sbizzarrirsi in lungo e in largo, anche grazie a vicende come quella relativa a Ramzan Kadyrov, il generale ceceno che ne ha ricevuto uno, probabilmente per vie traverse, causando le accuse a Elon Musk di favorire i Russi nella contesa con l’Ucraina.

Ora, di Cybertruck si torna a parlare per un’ipotesi che ha iniziato a circolare qualche giorno fa. Ovvero quella relativa al suo sbarco in Europa, ma con un modello ad hoc costruito per poter essere esportato al di fuori del territorio statunitense. Indiscrezioni e inviti in tal senso hanno iniziato a circolare tra i tanti fans del marchio californiano sui social media. Per poi essere riprese dallo stesso fondatore della casa statunitense. Andiamo quindi a vedere cosa sta accadendo e, soprattutto, cosa potrebbe accadere.

Cybertruck, il pick-up avveniristico di Tesla potrebbe sbarcare in Europa, in una versione rivista

Cybertruck in Europa? Si può, ma non certo nella versione al momento commercializzata negli Stati Uniti. A rendere impraticabile l’ipotesi è il fatto che la conformazione delle strade europee è molto diversa da quella che caratterizza le arterie stradali statunitensi. I pick-up di grandi dimensioni in voga oltre oceano, infatti, avrebbero più di una difficoltà a confrontarsi con le strade spesso tortuose e contraddistinte da curve e svolte strette esistenti in gran parte del globo.

Cybertruck Tesla

Naturalmente, ove ciò accadesse, l’obiettivo sarebbe quello di ripetere il grande successo riscosso nel mercato domestico. Dove, nonostante una partenza ritardata e i problemi iniziali, comunque risolti con una certa rapidità, il Cybertruck di Tesla sta letteralmente spopolando. Tanto da aver in pratica sorpassato in maniera molto agevole la concorrenza diesel, a qualsiasi marchio ascrivibile.

Un trend che non conosce soste e ancora più rilevante in considerazione del fatto che, al momento, siano disponibili esclusivamente i modelli da 60mila e oltre 100mila dollari. Con le versioni personalizzate che stanno attirano un gran numero di VIP e appartenenti alle classi agiate, che non hanno timori di esibire la vettura alla stregua di uno status symbol.

La versione per i mercati internazionali dovrebbe essere molto diversa

Le innovazioni che caratterizzano il pick-up elettrico del marchio californiano hanno strappato grandi consensi, sin qui. Il problema è che non può essere riproposto così com’è, al di fuori degli Stati Uniti. E proprio questo ha scatenato il dibattito su come potrebbe essere una versione per i mercati internazionali, a partire da quello europeo.

Su una cosa, in molti si sono comunque trovati d’accordo: per poter essere commercializzato all’estero, il Cybertruck non può limitarsi a essere una copia in tono minore di quello in voga negli Stati Uniti. Una tesi sulla quale si è trovato senz’altro d’accordo Lars Moravy, vicepresidente ingegneria veicoli di Tesla. nel corso di un’intervista rilasciata a TopGear ha infatti afermato: “Innanzitutto, il mercato dei pickup in America è enorme, e questo è diverso per voi. E due: le normative europee richiedono un arrotondamento di 3,2 millimetri sulle parti sporgenti. Sfortunatamente, è impossibile realizzare un arrotondamento di 3,2 millimetri su una lamiera di acciaio inossidabile di 1,4 millimetri.”

Cybertruck Tesla

Una precisazione che tende a scartare il varo di un Cybertruck modello internazionale più piccolo, ma dotato dello stesso design che caratterizza la versione statunitense. Resta comunque evidente il possibile appeal che un veicolo di questo genere potrebbe calamitare all’estero. Tale da spingere molti ad adombrare l’ipotesi di un veicolo nuovo più compatto, tale da ricalcare per grandi linee il Cybertruck, ma dotato di design e caratteristiche in grado di conseguire i requisiti ideali per essere omologato sui mercati esteri.

Al momento, comunque, per il pick-up elettrico di Tesla sembra probabile l’approdo sui mercati di Messico e Canada. Novità al riguardo potrebbero arrivare già il prossimo 10 ottobre, quando Tesla svelerà i suoi programmi e le novità in arrivo, a partire da robotaxi e guida autonoma.

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