Filtrano le prime indiscrezioni sulla nuova Dacia Dokker, attesa sul mercato nel 2026. A differenza della generazione oggi presente sul mercato, proposta come multispazio, in futuro dovrebbe trasformare in un suv compatto. Poco originale forse, ma molto concreto. Difatti, il favore goduto tra il pubblico europeo è evidente e il marchio rumeno fa soprattutto leva sulla concretezza. In termini di originalità magari ci sono realtà più audaci nelle linee; tuttavia, in poche possono reggerne il passo a livello di vendite. Lo vediamo anche in Italia, dove il brand sta passando un 2023 straordinario.
Nonostante le poche novità riservate alla line-up, sotto forma di versioni e varianti aggiuntive, i dati di immatricolazione le danno ragione. E, in fondo, è questo che importa alla compagnia: i numeri, niente di più e niente di meno. Un carico da novanta verrà messo sul tavolo il prossimo anno, con la Dacia Duster di terza generazione. Che per l’occasione si presenterà con un look più squadrato e virile, a rispecchiarne la natura off-road. Sarà difficile trovare di meglio in giro con tali caratteristiche, a parità di costo. E il successo sembra dunque già scritto, anche se, ovviamente, sarà il verdetto sul campo a premiarla o bocciarla.
Dacia Dokker: la monovolume verrà stravolta per il 2026
Nel quartier generale si studia, intanto, il prosieguo della Dacia Dokker 2026, su cui circolano diversi rumor interessanti. Sotto il piano del design, riceverà dei grossi cambiamenti, rendendola una sorta di gemella della Renault Captur. Entrambe appartengono al gruppo della Losanga, capace di rilanciare le sorti della Dacia con il piano Renaulution. Avviato nel 2021, i benefici si sono subito assistiti, fino alla situazione che conosciamo bene oggi. Un secondario scenario vuole che la Dokker costituirà una “alter ego” dell’inedita Kardian.
Ma, lo sappiamo, c’è la curiosità di scoprire che ne sarà delle motorizzazioni. Ebbene, in listino vi saranno le unità benzina TCe da 1.0 e 1.2 litri, dotate di sistema Mild Hybrid da 12 e 48 Volt. Ad arricchire il pacchetto ci saranno pure la declinazione Eco-G a GPL e le altre forme di ibride, cioè il Full e il Plug-In Hybrid. Il punto esclamativo verrebbe messo dall’unità elettrica, tutta da confermare. Perché Dacia avrà sì delle declinazioni elettriche in listino, tuttavia resta da capire se ne beneficerà pure la Dokker del futuro. Come dichiarato dagli stessi portavoce ufficiali, le endotermiche rimarranno alla base dell’offerta, così da mantenere il pubblico privo di adeguate disponibilità economiche per concedersi una bev.