Il settore automobilistico si trova ancora in una crisi persistente, con i tradizionali incentivi statali (da un Paese all’altro in Europa) che non sembrano bastare per invertire la tendenza. Di certo si può imputare una grossa responsabilità a quella che si è rivelata essere una transizione energetica onerosa per i produttori e un pubblico post-pandemia decisamente più cauto e meno disposto a investire. In un contesto di incertezze, per, c’è un marchio, Dacia, che si distingue per risultati molto positivi.
La casa automobilistica romena, di proprietà di Renault, ha registrato una crescita impressionante negli ultimi anni, combinando sapientemente prezzi competitivi e qualità. Renault ha avviato una profonda trasformazione del brand, rinnovandolo con un’identità visiva più moderna e una gamma di modelli che si distinguono per design e affidabilità.
Il 2024 in particolare ha segnato un anno di successo per Dacia, grazie al lancio di due modelli di punta: la Bigster e la terza generazione della Duster. La nuova Duster, basata sulla piattaforma CMF-B di Renault (già utilizzata per Sandero e Jogger), ha conquistato subito il pubblico grazie a un design aggiornato e interni completamente rivisti.
Il modello Dacia è disponibile in quattro versioni, Essential, Expression, Extreme e Journey, e offre di serie, a partire dall’allestimento Expression, un cruscotto digitale da 7 pollici e un sistema multimediale con display da 10,1 pollici. Nei test di sicurezza Euro NCAP ha ottenuto un punteggio di 3 stelle e nel complesso ha suscitato grande interesse nel pubblico europeo.
Un riconoscimento importante, l’ennesimo, è arrivato con il premio Best Best Buy Car of Europe 2025, che celebra le auto con il miglior rapporto qualità-prezzo nel continente. Non è la prima volta che Dacia riceve questo prestigioso premio. Altri premi erano arrivati nel 2005 con la Logan, nel 2011 con la prima generazione della Duster e nel 2022 con la Spring.
Il premio per il 2025 sottolinea la capacità del brand di proporre modelli apprezzati sia dal pubblico sia dalla critica. La Duster premiata si distingue per motorizzazioni alternative, con full hybrid, GPL e mild hybrid. Evidente come sia al centro dell’attenzione l’ibrido a scapito dell’elettrico puro, che nel 2024 aveva visto trionfare la BYD Dolphin.
Dacia Duster ha prevalso per una minima differenza di punti sulla Renault Symbioz, che si è piazzata seconda con un margine di appena 0,13%. A seguire, sul podio, la Opel Frontera (0,29% di distanza) e al quarto posto la Citroen C (0,53%). La giuria ha valutato diversi criteri, tra cui design, prezzo, sicurezza e disponibilità di rete vendita.