Dacia, la democratizzazione della mobilità elettrica

Ippolito V
Dacia ha intenzione di democratizzare la mobilità elettrica: ripercorriamo la storia recente e vediamo le prospettive future
Dacia

Dacia, il rinomato marchio automobilistico rumeno noto per i suoi veicoli economici e affidabili, ha intrapreso un viaggio verso l’elettrificazione. Come spiegato dal presidente del Gruppo Renault, Luca De Meo, la produzione del marchio rumeno si orienterà gradualmente verso le BEV. Questo perché, allo stato attuale della conoscenza tecnologica, sarebbe difficile mantenere i prezzi di listino sotto una determinata soglia. Al momento, l’unica opzione a zero emissioni del marchio è rappresentata dalla Spring, in vendita a poco più di 21.000 euro. Nessun’altra casa automobilistica è riuscita a rimanere entro certi valori, confermando l’efficacia del corso intrapreso dall’azienda, che, dall’annuncio del piano Renaulution nel 2021, si è sempre distinta attraverso una proposta in linea con le esigenze reali dei conducenti. Le Dacia, poco appariscenti, costituiscono un inno alla concretezza, e nulla di quanto promesso dall’azienda viene disatteso alla prova sul campo.

Dacia: la mobilità elettrica aperta a tutti

Dacia Spring

L’avvento della Spring ha rappresentato un curioso esperimento di mobilità green low-cost, una city car capace di stabilire nuovi standard in termini di accessibilità e praticità. Il veicolo ha rapidamente guadagnato popolarità, ricevendo ampi apprezzamenti anche in Italia oltre che in Romania. Sulla scia del successo, nel 2023, la compagnia ha introdotto la Spring Electric Business, una versione basata sulla flotta adatta alle aziende in cerca di soluzioni di trasporto sostenibili ed efficienti in termini di costi. Questo modello, con un prezzo ridotto, un’autonomia piuttosto estesa e un’assistenza stradale gratuita nei primi 24 mesi, è stato seguito dalla variante commerciale Cargo, ottimizzata per applicazioni di logistica e consegna, con un volume di 1.000 litri per il trasporto di merci e attrezzatura.

Stando alle voci di corridoio, nel 2025 il brand potrebbe svelare la Spring II, una forma aggiornata dell’attuale modello in commercio, che dovrebbe presentare un design rinnovato, un’autonomia aumentata fino a 330 km e funzioni di sicurezza migliorate, rafforzando ulteriormente la posizione del brand nella tecnologia EV accessibile.

L’ambizione di Dacia va, comunque, oltre la Spring. Negli anni a venire, introdurrà ulteriori declinazioni full electric riguardanti la Sandero, la berlina compatta campione di vendite nel Vecchio Continente, il Jogger, un crossover a 7 posti per famiglie desiderose di un mezzo capiente e sostenibile, e il Duster, il fortunato SUV in Europa, fresco di approdo alla terza generazione. L’impegno di Dacia per la tecnologia EV accessibile è evidente, ma il rafforzamento del portafoglio prodotti passerà attraverso uno step aggiuntivo sul fronte delle competenze tecniche. Per quanto riguarda la Duster, i portavoce hanno spiegato che l’interpretazione EV potrà avvenire solo nel prossimo decennio, mentre la Sandero potrebbe anticiparla, a condizione che i progressi nel settore siano ritenuti soddisfacenti.

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