Dacia, le cinesi non sono nulla: è sua l’elettrica più economica

Ippolito V
Nemmeno le auto cinesi reggono il passo della Dacia in quanto a soluzioni low cost: è della Casa rumena l’elettrica più economica.
Dacia frontale

Continua a far discutere la decisione della Commissione Ue di aprire un’indagine sulle auto cinesi. Nel discorso tenuto mercoledì scorso, Ursula von der Leyen, ha definito la mossa essenziale per riportare il mercato in equilibrio. Oggi quello globale è colonizzato dalle vetture elettriche del grande Paese asiatico. E il loro prezzo – ha proseguito – è mantenuto basso dai sussidi statali. Ciò sta distorcendo a suo avviso il mercato e poiché non lo accettano internamente, non lo accettano neppure dall’esterno. Eppure, da diversi anni il gruppo Renault commercializza da diversi anni la Dacia Spring come la bev più conveniente dell’intero Vecchio Continente.

Dacia: l’elettrica più low cost

Dacia frontale

Il crossover costruito nella provincia cinese parte da 20.800 euro in Francia, ovvero 15.800 euro con il sussidio statale. In confronti, i marchi dello Stato orientale fissano cifre ben più elevate e l’esempio della BYD la dice lunga. Che nel momento di annunciare l’approdo nel Vecchio Continente partiva da una soglia minima di prezzo di 38 mila euro, necessari ad acquistare una Atto 3. BYD non è stata l’unica ad esercitare una politica non troppo aggressiva, invece di puntare solo sul volume.

I modelli di marchi di proprietà cinese tra cui MG, Polestar e Nio hanno un riscontro nettamente migliore al di fuori dei confini locali. In particolare, lungo il territorio europeo danno il meglio di sé: un potenziale neo per coloro che si sono complimentati con il verdetto assunto dalla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, mercoledì in parlamento.

Quello della Dacia è un esempio più eclatante all’interno dei confini nazionali. Non troverete nessuna bev venduta a meno, il che dà adito alla parte avversa delle istituzioni comunitarie. La politica della Casa rumena fa soprattutto affidamento sui bassi costi e qui ne abbiamo una prova tangibile.

Dacia Spring

Nel corso del 2024 il marchio immetterà in commercio la nuova Duster, il terzo capitolo di una storia di enorme successo. Rispetto al passato avrà un look più squadrato e spigoloso, votato all’avventura. Nel suo caso, però, non ci sarà spazio per nessuna variante al 100 per cento elettrica. In listino dovrebbero, infatti, trovare posto la variante ibrida e la confermata bifuel benzina-GPL. Al contrario sparirà dalla circolazione il diesel, che ormai sembra aver fatto il proprio corso. A livello di dotazioni tecnologiche, gli interni della Duster saranno composti da un quadro strumenti digitale e da un display per la fruizione dei contenuti multimediali.

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