La Dacia Spring ha segnato l’ingresso del marchio low-cost nel mercato delle auto elettriche e rappresenta il primo passo verso questo settore. Tuttavia, questo primo tentativo ha dovuto affrontare diverse sfide, in particolare quelle legate alla politica dei prezzi durante la pandemia. In Italia, il prezzo base attuale è di 17.900 euro, ma in alcuni paesi europei ha raggiunto i 21.000 euro, impattando negativamente sulle vendite.
Dacia Spring: le vendite non soddisfano del tutto le aspettative
Le performance di mercato in Italia nel 2024 mostrano 3.542 unità vendute, un risultato modesto considerando il posizionamento economico del veicolo. Questi numeri sono stati influenzati anche dall’interruzione della produzione in Cina, che ha avuto ripercussioni su tutto il mercato europeo. In Francia, in particolare, il modello è quasi scomparso dopo la cancellazione degli incentivi per le auto elettriche di produzione cinese.
Sul mercato francese, la versione Essential, equipaggiata con un motore da 45 CV e una batteria da 26,8 kWh che garantisce 225 km di autonomia WLTP, viene proposta a 16.990 euro. Tuttavia, questa versione base presenta diversi limiti, tra cui l’assenza della ricarica rapida. Per ottenere questa funzionalità, è necessario optare per la versione Extreme e aggiungere ulteriori 600 euro, portando il prezzo finale intorno o oltre i 20.000 euro, in base alle configurazioni scelte.
Ma non finisce qui, perché l’arrivo di nuovi concorrenti come la Leapmotor T03 potrebbe mettere in seria difficoltà la Spring. La T03 offre caratteristiche superiori in tutti gli aspetti: ricarica rapida di serie, un motore da 95 CV (70 kW), una batteria da 37,3 kWh con autonomia di 265 km WLTP, il tutto a un prezzo più conveniente. La city car cinese costa infatti 1.590 euro in meno rispetto alla Dacia con ricarica rapida. Questi elementi potrebbero rendere la Dacia Spring, almeno nella sua versione attuale, molto meno attraente per i potenziali acquirenti. Si prospettano mesi ancora più complicati per l’auto elettrica rumena.